Il dramma dei genitori di Vingegaard. Le condizioni del corridore danese iniziano a destare serie preoccupazioni anche e soprattutto fra i familiari del ciclista caduto e infortunatosi gravemente nella quarta tappa del Giro dei Paesi Baschi. Le parole di Claus Vingegaard, in netto contrasto con le dichiarazioni ufficiali rilasciate dalla Visma, generano un cortocircuito comunicativo che non lascia ben sperare.
Le difficoltà di Vingegaard si riflettono, come è inevitabile che sia, anche sui suoi più cari affetti come ha dichiarato Claus Vingegaard, padre del ciclista al media danese Ekstra Bladet. “Non sono ancora riuscito a parlare con mio figlio dopo la caduta, è stata una settimana di inferno per noi. Né io né mia moglie abbiamo ancora notizie di Jonas. Non siamo ancora riusciti a parlare con lui, né con sua moglie, né con la squadra, non capisco davvero come sia possibile che le uniche informazioni ricevute siano arrivate attraverso i media. Non è affatto vero che non vogliamo andarlo a trovare in Spagna. Penso che per il momento non dovremmo farlo, anche perché riceveremmo solo piccoli aggiornamenti.”
Il Team Visma però continua a rassicurare tutti utilizzando, come consuetudine nello sport 2.0, i canali social attraverso i quali conferma che l’operazione alla clavicola ha avuto successo. “Le prossime settimane serviranno per il recupero. Jonas ringrazia tutti per i messaggi di sostegno”. Il laconico post lascia in eredità un non detto che alimenta più di qualche sospetto. Anche perché l’incidente subito da Vingegaard ricorda da molto vicino quanto accaduto a Chris Froome e Erig Bernal. Il corridore inglese non è mai riuscito a riprendersi completamente, mentre Bernal è tornato ad alti livelli ma non tali da continuare a recitare da protagonista sulle strade delle grandi corse a tappe.
Anche la Visma ha le sue difficoltà. Dopo Vingegaard in fortissimo dubbio per il Tour de France e che comunque non sarà in condizioni ottimali qualora riuscisse a recuperare in tempo per presentarsi ai nastri di partenza della Grand Boucle, il team deve registrare anche il forfait di Wout Van Aert. Il belga ha detto già “no” al Giro d’Italia. Urgono dunque soluzioni alternative per un team che sembra pagare una sorta di maledizione dopo aver centrato il “triplete” in Italia, Spagna e Francia nella scorsa stagione. Per la cronaca Il 29enne belga sarebbe stato per la prima volta leader in un grande giro, una prova in cui Tadej Pogacar sarà il grande favorito. A sostituirlo come leader della classifica italiana sarà il francese Christophe Laporte.
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