L’impresa di Celestino Vietti in Moto2 al GP di Malesia
L’impresa di Celestino Vietti in Moto2 al GP di Malesia ha lasciato tutti a bocca aperta. Nonostante una frattura alla clavicola sinistra che lo ha costretto a saltare le gare di Phillip Island e Buriram, Vietti è riuscito a tornare in pista con una determinazione e una grinta straordinarie. Il pilota italiano del team Red Bull KTM Ajo ha messo a segno la sua terza vittoria del Mondiale 2024, dimostrando ancora una volta di avere tutte le carte in regola per essere uno dei protagonisti della categoria intermedia. La sua performance è stata semplicemente impeccabile, riuscendo a dominare una gara complessa e a tenere testa a rivali agguerriti.
Una gara combattuta fino all’ultimo giro
La gara è iniziata con un’ottima partenza di Vietti, che nel primo dei 17 giri previsti è riuscito a staccarsi dagli inseguitori, accumulando un vantaggio di oltre un secondo su Ramirez e Ogura. Tuttavia, il sogno di una fuga solitaria si è infranto quando Ramirez ha iniziato a recuperare terreno, costringendo Vietti a mantenere un ritmo altissimo per difendere la sua posizione. Al sesto passaggio, sotto il pressing continuo, l’italiano ha commesso una piccola sbavatura, permettendo al gruppo di avvicinarsi ulteriormente. Tra gli inseguitori, lo spagnolo Jorge Navarro, sostituto di Joe Roberts e autore della pole position, si è dimostrato l’unico in grado di poter sfidare Vietti quando questi ha deciso di cambiare marcia.
Izan Guevara e la sua prima volta sul podio
Izan Guevara è salito per la prima volta sul podio nella classe intermedia, conquistando un meritato terzo posto dopo una lotta intensa che ha visto il fresco campione iridato Ogura fermarsi per un problema tecnico, mentre Dixon è stato superato dal compagno di squadra Guevara. Anche Tony Arbolino ha saputo approfittare del calo di Ramirez, riuscendo a chiudere nella top 5 e confermando una prestazione solida e consistente.
Il dominio di David Alonso in Moto3
Se la Moto2 ha offerto spettacolo e emozioni, la categoria Moto3 è stata ancora una volta il palcoscenico di David Alonso. Il colombiano ha messo a segno la sesta vittoria consecutiva, portando a 13 il numero di successi stagionali, un record per la categoria che difficilmente sarà eguagliato a breve. Alonso ha affrontato una gara non priva di difficoltà, iniziata con una partenza in sordina e un imprevisto nei primi giri: per evitare Holgado, caduto davanti a lui, il colombiano è stato costretto a uscire di pista. La sua reazione è stata da vero campione: in pochi giri è riuscito a risalire dalla undicesima posizione fino a posizionarsi dietro a Kelso e Furusato.
La battaglia finale in Moto3
La lotta per la vittoria si è concentrata nelle fasi finali tra Alonso e un sorprendente Taiyo Furusato, il quale ha recuperato dalla diciassettesima posizione iniziale. Alonso è riuscito a prendere la testa a tre giri dal termine, difendendosi con maestria dagli attacchi di Furusato e tagliando il traguardo per primo. José Antonio Rueda ha completato il podio, dimostrando anche lui un finale in crescendo e una buona capacità di gestione della gara.
Il futuro del motociclismo italiano
Tra i piloti italiani in Moto3, Stefano Nepa ha chiuso in settima posizione, seguito da Matteo Bertelle e Luca Lunetta, rispettivamente ottavo e nono. Questa presenza italiana nella top 10 è un segnale positivo per il futuro del motociclismo tricolore, che continua a vedere nuovi talenti emergere e farsi spazio nelle categorie mondiali.
Conclusioni sull’evento malese
L’evento malese ha quindi confermato ancora una volta sia la qualità dei piloti italiani in Moto2 sia il dominio incontrastato di Alonso in Moto3, due storie di successo che hanno acceso l’entusiasmo degli appassionati e promettono di regalare ancora molte emozioni in questo avvincente campionato mondiale.