Il weekend del Gran Premio del Brasile a Interlagos ha preso il via con una sessione di prove libere unica, in cui Lando Norris della McLaren ha dimostrato il suo talento. Su un circuito completamente riasfaltato, Norris ha segnato il tempo più veloce con 1’10″610, dimostrando la sua abilità su una pista che ha messo in difficoltà molti dei suoi colleghi. A seguirlo, il connazionale George Russell della Mercedes si è posizionato a soli 0.181 secondi di distacco, mentre Oliver Bearman ha sorpreso tutti conquistando il terzo posto, sostituendo Kevin Magnussen alla Haas a causa di un’influenza.
La giornata è stata caratterizzata da una serie di fattori che hanno complicato il lavoro dei team. In particolare, le condizioni del nuovo asfalto hanno creato sfide inaspettate. Il manto stradale rinnovato ha mostrato diversi avvallamenti, portando i piloti a lamentarsi via radio per la difficoltà nel mantenere il controllo delle monoposto. Questa situazione ha richiesto un’attenzione particolare nella messa a punto delle vetture, rendendo la ricerca dell’assetto ideale ancora più cruciale, data l’assenza di ulteriori sessioni di prove libere prima delle qualifiche sprint.
Le Ferrari, con Charles Leclerc e Carlos Sainz, si sono classificate rispettivamente in sesta e settima posizione. Durante la sessione, entrambi i piloti hanno trascorso un periodo significativo ai box per apportare modifiche alle altezze delle loro monoposto. Questi cambiamenti sembrano aver migliorato il passo gara della SF-24, anche se i giri veloci non sono stati all’altezza delle aspettative, con difficoltà nel chiudere un giro pulito. Questo potrebbe indicare un lavoro mirato a ottimizzare la performance per la gara sprint, più che per il giro secco.
La McLaren, oltre alla performance di Norris, ha mostrato una buona forma anche con Oscar Piastri, che ha concluso la sessione in quarta posizione. Entrambe le MCL38 hanno introdotto una nuova ala anteriore a medio carico, insieme al fondo testato in precedenza in Messico. Queste modifiche hanno dato buoni risultati nei long run, anche se con un carico di carburante superiore rispetto a quello utilizzato dalla Ferrari, suggerendo una strategia diversa in vista della gara.
Max Verstappen ha concluso la sessione al quindicesimo posto, ma la sua prestazione è stata influenzata dalla penalità di cinque posizioni in griglia che dovrà scontare domenica. Questa penalità è dovuta alla sostituzione della componente endotermica della sua Power Unit, una mossa strategica che potrebbe però complicare la sua gara. Nonostante la posizione in classifica, Verstappen ha lavorato sul passo gara della sua RB20, cercando di ottimizzare la vettura per la lunga distanza.
La Mercedes ha vissuto una giornata più complessa, con Lewis Hamilton che ha faticato a domare una W15 particolarmente nervosa. La scuderia tedesca ha dovuto affrontare problemi legati all’aderenza e alla stabilità, in parte attribuibili all’asfalto riasfaltato e ai nuovi pneumatici Pirelli più morbidi, scelti proprio per adattarsi al nuovo manto brasiliano. Questa situazione ha reso il lavoro di set-up ancora più critico, in un contesto in cui ogni dettaglio può fare la differenza.
Un ulteriore elemento di incertezza per i team è stato il comportamento delle gomme, con segnali di usura già evidenti durante le prove. Questo ha obbligato le squadre a riconsiderare le loro strategie, bilanciando la velocità con la necessità di conservare le gomme per le fasi cruciali della gara.
Con la griglia della sprint che verrà definita venerdì sera, il weekend di gara si prospetta estremamente interessante e competitivo. I team dovranno affrontare non solo le sfide tecniche, ma anche le incertezze legate al meteo e alle condizioni della pista, in un circuito che non perdona errori. La gara sprint offrirà un’anteprima dello spettacolo che ci attende, con i piloti pronti a dare il massimo per guadagnare posizioni preziose in vista della gara di domenica.
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