Venezia e Verona si dividono la posta: Zerbin e Tchatchoua protagonisti in un pareggio avvincente

Il derby veneto tra Venezia e Hellas Verona, valido per la 22esima giornata di campionato di Serie A, si è concluso con un pareggio 1-1. Questo risultato sembra accontentare maggiormente gli ospiti, che sono riusciti a rimontare lo svantaggio grazie a un secondo tempo caratterizzato da una netta superiorità territoriale. La partita, disputata allo stadio Pier Luigi Penzo di Venezia, ha alternato momenti di intensa azione e numerose occasioni da rete, rendendo il match vibrante e avvincente.

Inizio di partita e vantaggio del Venezia

Il match inizia con un Verona propositivo, che già al decimo minuto sfiora il gol: Serdar, dopo una bella serpentina, tenta la conclusione in diagonale, ma il portiere del Venezia, Stankovic, si oppone con un tuffo decisivo. Nonostante la buona partenza degli ospiti, è il Venezia a rompere l’equilibrio al 28′. L’ex giocatore del Napoli, Zerbin, trova la sua prima rete in maglia arancioneroverde, portando in vantaggio i suoi.

1. Riceve palla sulla sinistra.
2. Serve Pohjanpalo al limite dell’area.
3. La conclusione del finlandese viene murata dalla difesa del Verona.
4. Zerbin è il più lesto a ribadire in rete con un colpo di sinistro.

Dopo il gol, il Venezia sembra avere il controllo della partita, ma il Verona non si arrende e continua a spingere. Al 40′, però, Zanetti deve fare i conti con un infortunio: Tengsted esce e viene sostituito da Kastanos, un cambio che non frena l’inerzia del match.

La rimonta del Verona

Alla ripresa, il Verona torna in campo con un atteggiamento molto aggressivo, cercando di riacciuffare il pareggio. I lagunari sono costretti a difendersi e subiscono la pressione avversaria. Al 60′, Di Francesco decide di potenziare l’attacco, inserendo Mosquera al posto di Bradaric. La mossa si rivela subito efficace, poiché il Verona inizia a creare occasioni da rete.

Al 67’, Serdar ci prova nuovamente, ma Stankovic è attento e devia in corner. Il Venezia, chiuso nella propria metà campo, fatica a trovare spazi e a ripartire, mentre gli ospiti continuano a spingere, conquistando calci d’angolo senza riuscire a concretizzare.

Il gol del pareggio e le conclusioni finali

Il momento decisivo arriva al 76’. Mosquera, scattando sulla fascia destra, riesce a superare Candè e, dopo aver preso il fondo, scarica all’indietro per Sarr. La conclusione di Sarr diventa di fatto un assist perfetto per Tchatchoua, che da pochi passi non può sbagliare, appoggiando dolcemente il pallone in rete e riportando il match in parità. La gioia dei tifosi veronesi è palpabile, mentre i lagunari si ritrovano a dover gestire un finale di gara complicato.

Negli ultimi minuti, il Venezia cerca di reagire e avere un’ultima chance per riportarsi in vantaggio. Al 90′, Busio si presenta davanti a Montipò, ma il portiere del Verona, con un intervento prodigioso, devia la conclusione, mantenendo il punteggio fermo sull’1-1.

Il finale di partita è caratterizzato da una girandola di sostituzioni, ma non cambiano gli equilibri sul campo. Da segnalare l’atteggiamento di Pohjanpalo, che, dopo essere stato sostituito negli ultimi minuti, ha indossato nuovamente la fascia di capitano per salutare i tifosi, in quello che potrebbe essere l’epilogo della sua avventura a Venezia.

Il pareggio finale lascia il Venezia in una posizione difficile nella lotta per la salvezza, con la zona rossa che si fa sempre più vicina. Per il Verona, invece, il punto conquistato rappresenta un passo importante verso la permanenza in Serie A, soprattutto considerando le difficoltà iniziali della stagione e le assenze pesanti in rosa.

La partita ha messo in evidenza non solo il talento di giocatori come Zerbin e Tchatchoua, ma anche la necessità di entrambe le squadre di migliorare la propria continuità e solidità difensiva, elementi essenziali per affrontare il difficile cammino verso la fine della stagione. Con il campionato che entra nella sua fase decisiva, ogni punto sarà fondamentale per evitare di rimanere coinvolti nella lotta per non retrocedere.