Categories: Vela

Vela: alla scoperta dei misteri delle barche in gara al vendée globe

Il Vendée Globe rappresenta una delle regate più prestigiose e impegnative nel panorama della vela. Si tratta di un giro del mondo in solitario e senza scalo, che attira l’attenzione di appassionati e professionisti di tutto il mondo. Ogni edizione di questa competizione, che parte da Les Sables d’Olonne sulla costa atlantica francese, si distingue non solo per la bravura dei velisti, ma anche per l’evoluzione delle barche, che nel tempo si sono trasformate in autentici gioielli di ingegneria nautica.

la classe imoCA 60

La decima edizione del Vendée Globe ha visto la partecipazione di 40 imbarcazioni, tutte appartenenti alla classe IMOCA 60. Questo tipo di yacht è progettato per massimizzare sia la velocità che la sicurezza. Introdotta nel 1991, questa classe ha subito numerose evoluzioni, culminando in un significativo salto di qualità nelle ultime edizioni della regata. Infatti, rispetto ai modelli di un decennio fa, le barche attuali sono mediamente il 50% più veloci in tutte le andature, grazie a studi approfonditi e innovazioni tecniche.

Le regole di costruzione delle barche IMOCA 60 sono molto rigide. Ecco alcuni requisiti fondamentali:

  1. Lunghezza di 18,28 metri (fino a 20,12 metri con il bompresso)
  2. Larghezza massima di 5,85 metri
  3. Pescaggio fissato a 4,50 metri

La sicurezza è un aspetto cruciale. Dopo incidenti tragici nelle edizioni passate, sono state introdotte regole severe, come limiti sull’inclinazione della chiglia basculante e l’obbligo di zavorre posteriori. Inoltre, le barche possono portare al massimo otto vele, e queste non possono essere realizzate in fibra di carbonio, per garantire una maggiore sicurezza.

varietà delle imbarcazioni

Un elemento affascinante del Vendée Globe è la varietà delle barche partecipanti. Si possono distinguere tre categorie principali:

  1. Dodici imbarcazioni di ultima generazione, costruite specificamente per questa edizione
  2. Sedici che appartengono alla generazione precedente con alcuni aggiornamenti
  3. Dodici che hanno più di dieci anni, ma che continuano a dimostrare la loro competitività

Ad esempio, la Human Immobilier di Antoine Cornic, costruita nel 2005, è attualmente posizionata nel primo terzo della classifica, dimostrando che le scelte tattiche e la qualità dei materiali possono fare la differenza.

innovazione e personalizzazione

Un aspetto intrigante del Vendée Globe è la creatività progettuale che caratterizza le barche. Mentre i team dell’America’s Cup puntano su innovazioni estreme, nel mondo dell’IMOCA 60 la maggior parte delle imbarcazioni è progettata da un numero relativamente ristretto di designer, come gli studi VPLP e Guillame Verdier. Questo ha portato a un certo grado di uniformità, ma anche a un’intensa competizione per l’ottimizzazione delle performance.

Nonostante le regole rigide, ogni barca offre possibilità di personalizzazione. Le sei veliste in gara, ad esempio, hanno progettato attrezzature più leggere per facilitare le manovre. Inoltre, velisti come Charlie Dalin, attualmente in testa alla classifica, hanno richiesto progetti spinti e innovativi, come il suo Macif Santé Prévoyance.

Un caso particolare è rappresentato dal cinese Jingkun Xu, un paralimpico che ha perso un braccio a 12 anni. La sua partecipazione al Vendée Globe è un simbolo di determinazione, utilizzando uno scafo del 2017 modificato per soddisfare le sue esigenze specifiche. Il suo obiettivo principale è completare il giro del mondo, un traguardo che rappresenta una vittoria personale.

Le prestazioni delle barche sono impressionanti: durante la regata, possono raggiungere medie di oltre 22 nodi (quasi 40 km/h) e, in condizioni favorevoli, possono percorrere fino a 600 miglia in 24 ore. Questo è paragonabile a un viaggio da Cagliari a Napoli e ritorno, ma con le sfide extra di navigare tra onde gigantesche e condizioni atmosferiche avverse.

In conclusione, il Vendée Globe è un palcoscenico dove l’ingegneria nautica e il talento umano si uniscono in una sfida epica. Ogni barca racconta una storia di innovazione, sperimentazione e passione per la vela, rendendo questa regata un evento imperdibile nel panorama sportivo internazionale. I segreti delle barche in gara non riguardano solo la velocità, ma anche la sicurezza, la progettazione e la capacità di affrontare l’oceano in solitudine, unendo in un’unica avventura il coraggio dei velisti e l’ingegno degli ingegneri.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

Share
Published by
Luca Baldini

Recent Posts

Berrettini in ascesa: il trionfo del comeback player of the year 2024

Il 2024 di Matteo Berrettini è stato un autentico montagne russe, caratterizzato da sfide e…

13 minuti ago

Pavan inizia alla grande, quinto posto in sudafrica

L'inizio di Andrea Pavan nel primo round dell'Alfred Dunhill Championship, tenutosi al Leopard Creek Country…

16 minuti ago

Inter si prepara alla sfida con la lazio senza acerbi

L'Inter si è ritrovata questa mattina ad Appiano Gentile per una seduta di allenamento, dopo…

28 minuti ago

Italia in cerca di gloria: grandelli sfida il titolo europeo di pugilato domani

Il pugilato italiano si appresta a vivere un momento cruciale con l'incontro di domani al…

30 minuti ago

Cuadrado pronto a tornare in campo contro il cagliari

L'Atalanta si sta preparando per un'importante sfida contro il Cagliari, e le notizie dall'infermeria sono…

44 minuti ago

Lotito si prepara a svelare il piano pre-fattibilità per il flaminio in campidoglio

La giornata di domani si preannuncia cruciale per il futuro dello stadio Flaminio e per…

46 minuti ago