Mathieu van der Poel continua a iscrivere il suo nome a caratteri cubitali nella storia delle Monumento del ciclismo sul pavé. Il ciclista olandese si è portato a casa per il secondo anno consecutivo la Parigi – Roubaix, chiudendo di fatto la Regina delle Classiche con un attacco a quasi 60 chilometri dal traguardo.
Una vittoria straordinaria, che permette all’olandese e alla sua squadra di stabilire una serie di primati. Il campione del mondo in carica ha sbaragliato la concorrenza anche alla Parigi-Roubaix, dopo il Giro delle Fiandre 2024. Impossibile restargli a ruota: l’olandese ha coperto il percorso alla media oraria di 47,802 chilometri orari, dato che consente alla Roubaix 2024 di finire negli annali come la Monumento più veloce di tutti i tempi. Con la doppietta messa in atto fra Oudenaarde e il Velodromo, fra l’altro, Van der Poel ha eguagliato Rick van Looy, unico, sino a poche ore fa, a vincere sia Fiandre che la Roubaix nello stesso anno, indossando la maglia iridata. In generale la doppietta era una impresa impossibile da un decennio. L’ultimo a riuscirci, nel 2013 fu lo svizzero Fabian Cancellara. Rimanendo sulla Regina delle Classiche, invece, l’ultimo a vincere due Roubaix quando a imporsi fu invece è stato Tom Boonen vincitore dell’edizione 2008 e 2009. Grazie a Van der Poel anche la Alpecin-Deceuninck è entrata nella storia dalla porta principale. Mai nessuna squadra aveva raccolto il primo e il secondo posto in due edizioni consecutive e mai nessuna squadra aveva mai vinto tre Classiche Monumento nella stessa annata.
Comprensibile la soddisfazione a fine gara. Del resto, non è da tutti trionfare alla Parigi Roubaix da Campione del Mondo: “Non avrei mai potuto sognarlo quando ero bambino. Ero molto motivato per quest’anno, volevo onorare la maglia iridata, ma riuscirci in questo modo supera anche le mie stesse aspettative. È difficile trovare le parole per spiegare cosa stia provando, ma sto cercando di godermi questo momento”. La prossima gara in programma è fissata per il 14 aprile, nel suo paese, quando è fissato l’appuntamento con l’Amstel Gold Race, prima di affrontare il 21 il quarto Monumento dell’anno con la Liegi-Bastogne-Liegi, che non vedrà protagonista l’infortunato Evenepoel, vincitore dei due ultime edizioni. Una congiuntura che rende Van der Poel il favorito naturale. È un ciclista dominante, fuori discussione, ma è altrettanto innegabile che corra senza avversari. È oggettivamente un paio di categorie rispetto a una concorrenza privata di Wout Van Aert e Tadej Pogačar. Quanto basta per permettergli di fare quello che vuole.
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