Il ciclismo aveva una sorta di debito con Wout van Aert che ha saldato al Mondiale di ciclocross. A Benindorm il ciclista belga ha vinto, finalmente, un testa a testa con Mathieu van der Poel, “vendicando” così sia la Parigi Roubaix dello scorso anno, sia quanto accaduto qui l’anno scorso contro il suo acerrimo rivale, quando si arrese nello sprint finale. Questa volta non ha ceduto a nulla, nemmeno a una caduta all’ultimo giro che lo ha costretto a tagliare il traguardo sui pedali perché aveva perso la sella. Un finale epico, che ha richiamato quello dei Giochi Olimpici di Londra 2012, quando Marco Aurelio Fontana arrivò nelle medesime condizioni del belga centrando un incredibile bronzo.
Questa vittoria sancisce anche la fine della stagione del ciclocross per Van Aert. Il belga ha posto fine alla serie di dieci vittorie consecutive di Mathieu van der Poel e, spinto dalla motivazione in più lasciata in eredità da questo sospirato successo, Van Aert affronterà l’inizio della stagione su strada con assoluta fiducia. Al netto del risultato, il suo calendario non cambia: “Vincere è sempre una dolce sensazione. Ma soprattutto sono felice di aver notato di avere già una buona gamba. Questa è una bella giornata, ma non cambierà il mio cronoprogramma stagionale”. Basta ciclocross, è il momento di concentrarsi sulla preparazione. Approfittando della competizione di Benidorm, Van Aert prolungherà ancora qualche giorno la sua permanenza in Spagna per finalizzare la preparazione in vista delle sue prime gare, che si svolgeranno nella Clásica de Almería (11 febbraio) e nella Clásica Jaén (12).
Il mondiale di ciclocross era un obiettivo da centrare ma anche e soprattutto una corsa per testare condizioni e ambizioni in una corsa che ha visto diversi big. Chiaramente la vittoria è un balsamico, ma come ha ammesso lo stesso van Aert, è solo un passaggio verso una stagione che lo vedrà protagonista e uomo di punta al Giro d’Italia. La conferma arriva dal diretto interessato: “Uno degli obiettivi era vincere, ma soprattutto valutare le mie sensazioni. E ne sono felice. Rimarrò ancora una settimana in Spagna”, ha spiegato il belga in zona mista. La priorità assoluta è raggiungere un alto livello nelle classiche di primavera (Gand, Fiandre e Roubaix in testa), prima di raggiungere il picco di forma per il Giro d’Italia (dal 4 al 26 maggio), dove l’obiettivo è lottare per le tappe e la classifica generale.
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