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Uragano Dorgu devasta il Verona e regala vittoria al Lecce

Il Lecce interrompe il lungo periodo di digiuno con una vittoria sofferta ma meritata contro il Verona, segnando 1-0. La squadra guidata da Luca Gotti non vinceva dal 31 agosto, quando aveva battuto il Cagliari. Questa vittoria rappresenta una boccata d’ossigeno essenziale per i salentini, che attraversavano un periodo difficile con quattro sconfitte consecutive in campionato, cinque considerando anche la Coppa Italia. Con otto punti in classifica, il Lecce riesce a sollevarsi dal fondo, superando di una lunghezza proprio il Verona, che invece sembra aver perso lo smalto delle prime giornate.

Un inizio di partita con sorprese tattiche

La partita inizia con un Verona che schiera alcune sorprese tattiche: Paolo Zanetti decide di affidare la porta a Perilli al posto di Montipò e opta per Daniliuc nella difesa a tre, mentre in attacco torna titolare Tengstedt. Dall’altra parte, Gotti si affida a un 4-3-3, con Guilbert terzino destro e un tridente d’attacco composto da Dorgu, Krstovic e Banda. Dopo una fase iniziale di studio, il Lecce prende l’iniziativa e si avvicina al gol in due occasioni. Al 15′, è sfortunato quando Gaspar colpisce il palo di testa su una punizione di Rafia. Poco dopo, al 20′, un gol di Dorgu viene annullato per una spinta su Tchatchoua.

La svolta del match

L’assedio del Lecce continua, soprattutto sulla fascia destra, ma il Verona resiste e cerca di colpire in contropiede, pur senza mai impensierire realmente il portiere avversario, Falcone. La svolta arriva al 40′, quando Tchatchoua viene espulso per un fallo su Dorgu lanciato a rete. Questo costringe Zanetti a riorganizzare la squadra, arretrando Lazovic e chiudendo il primo tempo sullo 0-0.

Il gol decisivo e la gestione del vantaggio

Nella ripresa, il Verona si schiera con un 4-4-1, cercando di mantenere la solidità difensiva, ma il Lecce continua a spingere e trova il gol del vantaggio con Dorgu, che sfrutta un preciso assist dalla sinistra di Banda. Inizialmente, l’arbitro Mariani annulla il gol per un presunto fuorigioco di Coulibaly, ma il VAR chiarisce che il centrocampista non ha toccato il pallone, e la rete viene convalidata. Il Lecce, galvanizzato dal gol, tenta di chiudere la partita e si rende pericoloso nuovamente con Gaspar, che di testa crea un’altra occasione non sfruttata.

La reazione del Verona e le speranze infrante

Nel frattempo, il Verona tenta una reazione d’orgoglio e al 76′ va vicino al pareggio con un potente tiro di Suslov, respinto con sicurezza da Montipò. Tuttavia, le speranze dell’Hellas si spengono definitivamente quando Belahyane riceve il secondo cartellino giallo, lasciando la squadra in nove uomini. Con due uomini in meno, per il Verona diventa impossibile ribaltare la situazione, e il Lecce riesce a gestire il vantaggio fino al fischio finale.

Un punto di svolta per il Lecce

Questa vittoria potrebbe rappresentare un punto di svolta per il Lecce, che ha mostrato carattere e determinazione contro un avversario ostico. La squadra di Gotti ha saputo approfittare della superiorità numerica e ha dimostrato di poter tornare a essere competitiva in campionato. Dall’altra parte, il Verona dovrà riflettere sulla propria prestazione e cercare di ritrovare lo spirito combattivo che aveva caratterizzato le prime giornate della stagione. Per Zanetti, sarà fondamentale lavorare sulla tenuta mentale e fisica della squadra, per evitare ulteriori passi falsi in futuro. La sfida del Bentegodi ha dunque regalato al Lecce tre punti fondamentali, mentre il Verona dovrà cercare di rialzarsi al più presto per evitare di scivolare ulteriormente in classifica.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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