Il nuovo progetto “Sport in rete” rappresenta un’iniziativa ambiziosa e innovativa volta a promuovere la pratica sportiva tra i giovani, grazie alla sinergia tra US ACLI, CSI e PGS. Questa collaborazione nasce con l’obiettivo di utilizzare lo sport come strumento educativo per promuovere l’inclusione sociale e l’equità di genere, e sarà attiva da ottobre 2024 a giugno 2025. Il progetto, finanziato da Sport e Salute, punta a coinvolgere almeno 60 associazioni sportive dilettantistiche (ASD) e un totale di 900 ragazzi e ragazze, equamente distribuiti, di età compresa tra i 10 e i 14 anni.
Le attività previste si svolgeranno in 23 città italiane, abbracciando 16 regioni, e offriranno un totale di 43.200 ore di pratica sportiva. Ben 90 squadre parteciperanno ai tornei locali, con incentivi e buoni per l’acquisto di attrezzature sportive destinati ai gruppi che aderiscono al progetto. Le discipline sportive proposte sono varie e includono badminton, pallavolo, beach volley, tennis, tennistavolo, soft tennis e pickleball, offrendo così un ampio ventaglio di scelte per i giovani atleti.
Partecipazione giovanile e prevenzione dell’abbandono sportivo
Un elemento distintivo del progetto è l’enfasi sulla partecipazione giovanile, cercando di prevenire l’abbandono sportivo attraverso la creazione di un ambiente accogliente e stimolante. Si mira a sviluppare e diffondere un modello di attività sportiva che valorizzi le capacità individuali e non sia basato sul genere, incoraggiando così una maggiore partecipazione da parte di tutti i ragazzi e le ragazze. Un altro obiettivo fondamentale è il supporto alle associazioni e società sportive, per consolidare le loro attività e renderle più accessibili e inclusive.
Collaborazione tra gruppi sportivi e comunità locali
L’organizzazione di corsi continuativi tra gruppi sportivi aderenti con squadre miste, tornei interni multidisciplinari e eventi di sensibilizzazione sono al centro delle attività progettuali. Queste attività non solo promuovono la pratica sportiva, ma aiutano anche a diffondere la conoscenza del progetto nelle comunità locali. Le ASD, insieme agli oratori e parrocchie aderenti, lavoreranno in collaborazione con scuole, servizi sociali e altri attori territoriali per individuare i destinatari del progetto e fornire gli spazi necessari per lo svolgimento delle attività.
Costruzione di una rete solida
Un aspetto cruciale del progetto “Sport in rete” è la costruzione di una rete solida tra le diverse realtà coinvolte. Le scuole e i servizi sociali, insieme alle ASD, giocheranno un ruolo fondamentale nell’identificazione dei partecipanti e nella promozione delle attività previste. La creazione di squadre miste e l’organizzazione di tornei multidisciplinari non solo incoraggiano la partecipazione, ma promuovono anche l’inclusione e il rispetto reciproco tra i giovani.
Varietà delle discipline sportive
La varietà delle discipline sportive proposte offre ai partecipanti la possibilità di sperimentare diversi sport, creando così un ambiente dinamico e stimolante. Il badminton, la pallavolo, il beach volley, il tennis, il tennistavolo, il soft tennis e il pickleball sono scelti per la loro capacità di coinvolgere i giovani, sviluppando abilità fisiche e sociali. Attraverso queste attività, i ragazzi e le ragazze potranno non solo migliorare le loro competenze sportive, ma anche costruire amicizie e imparare l’importanza del lavoro di squadra.
Conclusione
In conclusione, “Sport in rete” rappresenta un passo significativo verso la promozione di uno sport più inclusivo e accessibile a tutti i giovani, indipendentemente dal loro genere. L’iniziativa, grazie al supporto di Sport e Salute e alla collaborazione tra US ACLI, CSI e PGS, si propone di creare un impatto positivo e duraturo nelle comunità coinvolte, offrendo ai giovani un’opportunità unica per crescere attraverso lo sport.