Fabio Finazzi, giornalista e scrittore bergamasco, ha recentemente pubblicato “Amare una Dea”, un’opera che celebra la storica squadra di calcio dell’Atalanta, nota per il suo profondo legame con il territorio e la passione dei suoi tifosi. Questo libro, edito da Cairo Editore, non è solo un resoconto delle gesta sportive della squadra, ma un viaggio emozionale attraverso la storia di una società che ha segnato la vita di innumerevoli persone a Bergamo e non solo.
Finazzi, classe 1964, ha una carriera giornalistica che spazia dal Corriere della Sera a Il Giorno, passando per diverse testate locali e nazionali. La sua esperienza come capocronista e responsabile della redazione di Bergamo del Corriere della Sera gli ha permesso di approfondire non solo gli eventi sportivi, ma anche il tessuto sociale e culturale di una città che vive intensamente la sua squadra del cuore.
Le testimonianze dei tifosi
Nel libro, Finazzi raccoglie le testimonianze di sei tifosi d’eccezione, ognuno dei quali porta la propria prospettiva e il proprio legame personale con l’Atalanta. Tra questi troviamo:
- Il regista Davide Ferrario
- Il sondaggista Nando Pagnoncelli
- Lo scienziato Giuseppe Remuzzi
- L’inviato di guerra e scrittore Gigi Riva
- La cronista di costume Donatella Tiraboschi
- Pietro Serina, opinionista e storico della squadra
Questi sei protagonisti raccontano come la Dea, soprannome affettuoso con cui è conosciuta l’Atalanta, abbia influenzato le loro vite, diventando un simbolo di identità e appartenenza.
La storia dell’Atalanta
La narrazione parte dalle origini della società, fondata nel 1907, e si snoda attraverso i decenni, esplorando i momenti chiave che hanno segnato la sua storia. Finazzi non si limita a descrivere le vittorie e le sconfitte sul campo, ma si sofferma anche sull’importanza della squadra per la comunità bergamasca. Attraverso le parole dei suoi intervistati, emergono storie di gioia e di delusione, di speranze e sogni, che si intrecciano con le vicende della città stessa.
Un capitolo particolarmente significativo è dedicato all’era di Gian Piero Gasperini, l’allenatore che ha saputo trasformare l’Atalanta in una delle squadre più competitive d’Europa. Sotto la sua guida, la Dea ha raggiunto traguardi storici, culminando con il trionfo in Europa League nel maggio 2024, un successo che ha fatto vibrare di orgoglio l’intera comunità. Finazzi racconta come questo trionfo non sia solo il risultato di una gestione tecnica eccellente, ma anche di una filosofia di gioco che ha saputo esprimere l’anima della città.
Il significato del tifo
L’autore esplora anche il concetto di “tifoseria”, mettendo in luce come il tifo per l’Atalanta vada oltre il semplice supporto a una squadra di calcio. Per molti, essere tifosi significa far parte di una famiglia allargata, una comunità unita da valori di lealtà, passione e resilienza. Le storie personali dei sei tifosi raccontano di come la Dea sia stata un faro di speranza nei momenti difficili e una fonte di gioia nei momenti di festa.
Inoltre, il libro offre uno sguardo sul futuro dell’Atalanta e su come la squadra continuerà a evolversi nel panorama calcistico. Finazzi invita il lettore a riflettere su cosa significhi veramente amare una squadra, un concetto che va oltre il mero risultato sportivo e si radica in una connessione profonda con la propria identità e le proprie radici.
“Amare una Dea” non è solo un libro per i tifosi dell’Atalanta, ma è un’opera che parla a tutti coloro che credono nel potere dello sport di unire le persone e di creare un senso di comunità. Con uno stile narrativo avvincente e una ricca raccolta di testimonianze, Fabio Finazzi riesce a catturare l’essenza di una squadra che, più di altre, è parte integrante della vita di Bergamo. Attraverso questo libro, i lettori possono scoprire non solo le gesta di una squadra di calcio, ma anche il cuore pulsante di una comunità che, giorno dopo giorno, continua a scrivere la propria storia.