Ultima ora Luciano Spalletti: la decisione sul CT della Federazione italiana dopo l’eliminazione

Ultim’ora Luciano Spalletti: arriva la decisione tanto attesa dal popolo italiano dopo l’eliminazione contro la Svizzera. Le ultimissime sul CT e la presa di decisione annunciata dalla Federazione italiana.

Addio Spalletti, la decisione presa dalla Federazione: le parole in conferenza stampa
Luciano Spalletti in conferenza (wigglesport)

Dopo la clamorosa eliminazione ad opera della Svizzera, che con il netto 2-0 ci ha estromessi da Euro 2024, la nazionale italiana raccoglie i cocci di una spedizione iniziata male e finita peggio. L’exploit del 2021 con Mancini al comando è ormai un lontanissimo ricordo, frutto di un lavoro portato avanti negli anni e accresciuto con convinzione e fiducia durante il percorso di qualificazione prima e durante la competizione poi.

Dopo soli 3 anni, gli azzurri sono sembrati irriconoscibili, spenti, sfiduciati e alle prese con la paura di giocare che non gli apparteneva; evidentemente, le scorie del ‘terremoto’ dell’agosto scorso, che ha investito gruppo e federazione con l’improvviso addio di Mancini, ha decisamente complicato la via tracciata dall’ex allenatore dell’Inter, che dopo aver rinnovato il contratto e studiato la strategia necessaria per portare avanti il progetto tecnico (ed esaltarlo ulteriormente, nonostante la mancata qualificazione al mondiale), ha deciso di accettare la faraonica offerta araba, lasciando così incompleto un lavoro che necessariamente ha subito forti e intangibili modifiche.

Ultim’ora Luciano Spalletti: le parole in conferenza

Luciano Spalletti, la decisione presa
Luciano Spalletti, conferenza stampa (wigglesport)

La scelta Spalletti, appena liberatosi dal Napoli, è stata la scelta più giusta e logica in quel momento, poiché il tecnico di Certaldo era reduce dai successi con il suo ultimo club e ha mostrato un gioco spettacolare in Italia e in Europa. Paradossalmente, questo è stato il rovescio della medaglia, poiché il suo lavoro alla guida della Nazionale è stato più complicato del previsto unicamente per una questione di tempi, poiché in pochissimi mesi e con pochissimi giorni a disposizione, sarebbe stato estremamente difficile compiere un’altra impresa che agli occhi dei tifosi è apparsa scontata.

In base ad una serie di valutazioni fatte in queste ultimissime ore, la decisione è già stata presa e ufficializzata: Luciano Spalletti rimane alla guida della Nazionale Italiana. Dopo le ipotesi dimissioni, richieste a gran voce dal popolo azzurro (e le voci su Allegri, unite alle illazioni sulla brutta prestazione contro la Svizzera), nella conferenza stampa che si sta svolgendo in questi minuti, il presidente federale Gravina si è esposto in maniera concreta: la Federazione ha confermato Spalletti con convinzione nonostante i risultati negativi ottenuti nell’ultimo Europeo.

Luciano Spalletti rilancia: ”So cosa fare per il futuro”

“E’ un giochino che non faccio, tornare indietro a cosa sarebbe successo se…”: così il ct Luciano Spalletti ha risposto alle critiche nella conferenza stampa. “Indietro non posso tornare, qualcosa ho indubbiamente sbagliato, ho tentato di ringiovanire un po’ la squadra ma non mollo, ho un contratto triennale e rimango qui, in futuro lavorerò di più per fare meglio” ha detto.

Il tecnico ha anche rilanciato le proprie ambizioni, fiducioso che con le idee e il lavoro la nazionale si riprenderà in maniera decisa. Se tutti chiedono i vari Mbappè e Messi, questo può avvenire solamente con la valorizzazione del talento che deve essere introdotto in tutte le scuole calcio e i settori giovanili; di conseguenze, tutte le nazionali giovanili potranno usufruire di un lavoro completo e moderno che esalti la formazione del giovane calciatore.

In conclusione, Gravina ha annunciato che le dimissioni del tecnico non sono mai state prese in considerazione (“Abbiamo parlato a lungo con Spalletti, è impensabile abbandonare un progetto pluriennale dopo otto mesi”) e che le pressioni dall’esterno non hanno in alcun modo interferito sulla decisione.

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