Il Super Bowl di quest’anno ha attratto l’attenzione non solo per la sfida tra i Kansas City Chiefs e gli Philadelphia Eagles, ma anche per la presenza di Donald Trump, che ha assistito all’evento al Caesars Superdome di New Orleans. Questo è stato un momento storico, poiché per la prima volta un ex presidente degli Stati Uniti ha partecipato di persona a questa finale del campionato di football americano. L’atmosfera era elettrica, ma anche carica di tensione, a causa delle misure di sicurezza straordinarie adottate in seguito all’attentato del 1 gennaio a Bourbon Street, dove un attacco ispirato dall’ISIS aveva causato la morte di 14 persone.
Sicurezza senza precedenti
Per garantire la sicurezza dell’evento, oltre 700 agenti sono stati schierati, accompagnati da droni e squadre SWAT pronte a intervenire. Questa massiccia presenza di forze dell’ordine ha contribuito a creare un clima di sorveglianza attenta, accentuato dall’arrivo di Trump, il quale ha attirato ulteriore attenzione mediatica.
Durante la sua visita, Trump ha incontrato le famiglie delle vittime dell’attentato, un gesto significativo che ha dimostrato la sua volontà di essere presente nei momenti difficili. Il suo ingresso in campo ha rubato la scena non solo al match, ma anche ad altre celebrità, come Taylor Swift, anch’essa presente in tribuna. Nonostante le lunghe code e i controlli serrati, la presenza di star come Swift, legata sentimentalmente al tight end dei Chiefs, Travis Kelce, ha reso l’evento ancora più affascinante.
La passione di Trump per il football
Durante un’intervista, Trump ha rivelato di tifare per i Kansas City Chiefs, lodando il talento del quarterback Patrick Mahomes. Ha affermato: “Quando hai uno come Mahomes, che tra l’altro ha una moglie bellissima che simpatizza per Trump, non puoi che stare con i Chiefs”. È interessante notare che nel 2018, gli Eagles vinsero il Super Bowl, ma la loro celebrazione alla Casa Bianca fu macchiata da polemiche, poiché molti giocatori boicottarono l’invito.
La passione di Trump per il football non è una novità. Ha tentato di entrare nel mondo della NFL come proprietario della USFL e ha mostrato interesse per l’acquisto di diverse squadre. Tuttavia, i suoi rapporti con la NFL sono stati a volte controversi, specialmente quando ha criticato i giocatori che si inginocchiavano durante l’inno nazionale per protestare contro la brutalità della polizia.
Il Super Bowl come palcoscenico culturale
Un aspetto interessante della presenza di Trump al Super Bowl è stata la decisione della NFL di rimuovere le scritte “End Racism” dalle end zone del campo. Questa scelta ha suscitato molte discussioni, dato che l’inclusione e la lotta contro il razzismo sono temi molto attuali. Tuttavia, il Super Bowl ha continuato a celebrare la diversità, con la partecipazione di artisti afroamericani come Kendrick Lamar e SZA, che hanno infiammato il pubblico durante l’intervallo.
Inoltre, il Super Bowl è un’importante piattaforma pubblicitaria. Quest’anno, ha visto la prima apparizione di OpenAI, la startup al centro degli sforzi dell’amministrazione Trump per il dominio americano nell’IA. Anche il Secret Service ha lanciato uno spot da due milioni di dollari per reclutare nuovo personale, un investimento significativamente superiore ai budget abituali.
Tra i momenti più chiacchierati dell’evento c’è stato l’outfit di Travis Kelce, che ha fatto il suo ingresso indossando un abito dal sapore anni Settanta, firmato Amiri. Questo look ha catturato l’attenzione dei media e dei fan, dimostrando che il football è una fusione di sport, moda e cultura pop.
Il Super Bowl 2023, quindi, non è stato solo un evento sportivo, ma un palcoscenico di intersezioni culturali e politiche, con Trump che ha svolto un ruolo centrale in questa narrazione. Con 120 milioni di telespettatori incollati davanti ai loro schermi, è chiaro che il Super Bowl rimane un evento che trascende il semplice sport, diventando una vera e propria celebrazione della cultura americana.