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Trionfo di Berrettini contro Tiafoe: raggiunge i quarti di finale, Monfils si ritira

Il trionfo di Berrettini a Vienna

L’operazione “Vienna azzurra” continua a regalare emozioni e successi per il tennis italiano. Matteo Berrettini, con una prestazione da brivido, è riuscito a conquistare un posto nei quarti di finale dell’ATP 500 di Vienna, disputato sul veloce indoor austriaco. Il tennista romano ha affrontato il talentuoso americano Francis Tiafoe in una maratona di tennis durata oltre tre ore, terminata con il punteggio di 6-3, 6-7 (6), 6-3. Questo match ha rappresentato una vera battaglia, con Berrettini che ha dovuto affrontare diversi momenti di difficoltà per prevalere sul suo avversario.

Un inizio promettente

La partita è iniziata con Matteo che ha dovuto subito fronteggiare due palle break, cancellate, però, con due servizi potentissimi da 214 e 220 chilometri orari. Tiafoe, da parte sua, ha commesso qualche errore di troppo al servizio, permettendo a Berrettini di ottenere due palle break sul 2-1 e di centrare il bersaglio alla seconda occasione, mettendo in discesa il primo set. Matteo ha mantenuto il suo servizio e si è portato sul 4-1, mostrando scioltezza negli scambi e trovando anche due chance per un ulteriore break. Tiafoe, però, ha resistito, mantenendo il servizio fino a che Berrettini ha archiviato il set con un solido 6-3, sfruttando un servizio devastante, con l’86% di punti vinti con la prima palla.

La sfida del secondo set

Nel secondo set, però, le cose si sono complicate. Berrettini ha iniziato a faticare al servizio, mentre Tiafoe ha messo in mostra la sua abilità difensiva. Su un equilibrio serrato di 3-3, Matteo ha avuto l’opportunità di spezzare il servizio dell’americano, ma Tiafoe ha risposto con una difesa eccezionale, annullando le minacce dell’italiano. Nonostante ciò, Berrettini è riuscito a strappare un break decisivo e a portarsi avanti 4-3. Tuttavia, Tiafoe non ha mollato e ha ottenuto il break nel momento cruciale, portandosi a 6-5 e costringendo Matteo a un tie-break. Qui, dopo un botta e risposta intenso, Tiafoe ha approfittato di alcuni errori dell’italiano, vincendo il set e portando la partita al terzo parziale.

Il climax del set decisivo

Nel set decisivo, Tiafoe ha subito messo pressione ottenendo un break, ma Berrettini ha risposto immediatamente, pareggiando il conto. La tensione è rimasta alta, con entrambi i giocatori che hanno dato il massimo per non concedere vantaggi all’avversario. Sul 2-2, Berrettini ha trovato la forza di ottenere nuovamente il break, grazie a un rovescio in lungolinea spettacolare che ha lasciato Tiafoe senza risposta. Da lì, l’italiano ha mantenuto il servizio con determinazione, costringendo Tiafoe a capitolare dopo aver salvato tre palle break nel quinto game.

Un successo di resistenza mentale

La vittoria di Berrettini non è stata solo una dimostrazione di abilità tecnica, ma anche di resistenza mentale. La capacità di gestire la pressione e di sfruttare i momenti chiave è stata cruciale per piegare un avversario tenace come Tiafoe. Con questo successo, Berrettini si prepara ad affrontare il vincente tra Nakashima e Khachanov, continuando a coltivare le ambizioni azzurre in questo torneo austriaco.

Musetti e il ritiro di Monfils

Parallelamente, Lorenzo Musetti ha avanzato nel torneo senza dover scendere in campo, grazie al ritiro di Gael Monfils. Ora Musetti si prepara per un incontro che promette scintille contro il tedesco Alexander Zverev, un match che sicuramente attrarrà molta attenzione per il potenziale spettacolare dei due giocatori.

Il momento d’oro del tennis italiano

Il tennis italiano vive un momento di grazia in Austria, con la possibilità di vedere un folto gruppo di azzurri nei quarti di finale. Matteo Berrettini e Lorenzo Musetti sono già avanti, e ora tocca agli altri italiani in gara, come Darderi e Cobolli, tentare di unirsi a loro nel proseguire questa avventura viennese. Gli appassionati di tennis non possono che essere entusiasti di assistere a queste sfide, con la speranza che il tricolore continui a sventolare alto sui campi di Vienna.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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