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Trionfo del Pinerolo nel derby contro il Cuneo

Trionfo del Pinerolo nel derby contro il Cuneo - ©Gazzetta Photo

Pinerolo trionfa nel derby contro Cuneo

Pinerolo ha finalmente conquistato la sua prima vittoria stagionale con un convincente 3-1 nel derby contro Cuneo, lasciando così l’avversaria ferma nella classifica. La partita, giocata al PalaPinerolo, ha visto le padrone di casa mostrare una prestazione complessivamente solida, nonostante un piccolo smarrimento nel secondo set. Il match ha evidenziato la capacità di Pinerolo di riprendersi rapidamente, grazie anche alla regia sapiente di Cambi, che ha saputo individuare i momenti giusti per coinvolgere le compagne più in forma.

La formazione in campo

La squadra di casa è scesa in campo con Cambi al palleggio opposta a Smarzek, supportata da Sylves e Olinga-Andela al centro, Perinelli e Sorokaite come schiacciatrici e Moro libero. Dall’altra parte, Cuneo ha risposto con Signorile in regia, Bjelica opposta, Cecconello e Polder centrali, Kapralova e Lazic laterali con Panetoni libero. L’inizio del match è stato caratterizzato da un equilibrio tangibile, con entrambe le squadre che cercavano di mantenere ordine in attacco e concedevano qualcosa nei tocchi a muro.

Il primo set: un inizio promettente

Nel primo set, Cambi si è concentrata principalmente su Sorokaite e Smarzek, ma è stata quest’ultima a rispondere con efficacia, segnando 8 punti su 12 attacchi. Kapralova, nonostante fosse bersagliata in ricezione, è riuscita a fare la differenza in attacco per Cuneo. Il set è iniziato con un vantaggio per le locali (8-4), ma Cuneo è riuscita a pareggiare a 13. Tuttavia, nel finale, Perinelli e Sorokaite hanno spinto sul gas, permettendo a Pinerolo di chiudere 25-23.

Il secondo set: la reazione di Cuneo

Nel secondo set, Cuneo ha tentato di migliorare la propria efficacia a muro e ha continuato a sfruttare l’ottima prestazione di Smarzek. Tuttavia, un break di 0-4 propiziato dall’ingresso di Bakodimou per Lazic ha permesso a Cuneo di prendere il controllo del set. Signorile ha distribuito bene il gioco, sfruttando soprattutto una Kapralova in crescita anche in difesa. Pinerolo ha provato a rispondere con l’ingresso di Cosi per Olinga-Andela, ma con Cuneo avanti 19-23, era ormai troppo tardi per recuperare: Cuneo ha chiuso il set 19-25, portando la situazione sull’1-1.

Il terzo set: Pinerolo ritrova la lucidità

Nel terzo set, la squadra di casa ha ritrovato lucidità e ha iniziato a mettere pressione su Cuneo, che ha mostrato nuovamente difficoltà in seconda linea. Dal 16-15 in poi, Cuneo ha commesso diversi errori, inclusi battute e attacchi, permettendo a Pinerolo di allungare fino al 25-18, grazie anche ai contributi decisivi di Smarzek e Sorokaite.

Il quarto set: la chiusura vincente di Pinerolo

Nel quarto set, Pinerolo ha continuato a spingere fin dall’inizio, portandosi rapidamente sul 4-0. Cuneo ha cercato di rispondere, pareggiando a 8 con l’aiuto di Kapralova e Bjelica. Tuttavia, la squadra di casa ha trovato in Perinelli e Smarzek le protagoniste del set, nonostante alcuni errori. Signorile ha cercato di mantenere Cuneo in partita, trovando una sponda in Cecconello e le solite Kapralova e Bjelica, ma gli errori nel finale sono stati fatali. Dopo un pareggio a 21, l’ace di Sorokaite ha spezzato l’equilibrio, permettendo a Pinerolo di chiudere il set 25-23 e il match 3-1.

Le protagoniste del match

Smarzek è stata la MVP della partita con 23 punti, nonostante qualche momento di alti e bassi. La squadra di Pinerolo ha messo a segno 9 muri e 4 ace, mentre Cuneo si è fermata a 3 muri e un solo ace. Per Cuneo, Kapralova ha dato un buon contributo con 19 punti, ma la squadra non è riuscita a mantenere una continuità di gioco sufficiente per ribaltare il risultato. La mancanza di Akrari e D’Odorico, entrambe assenti per motivi di salute, si è fatta sentire nella compagine di Cuneo, che dovrà ora ritrovare la giusta determinazione per risalire la classifica.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,