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Trentino conquista la finale del mondiale club con un convincente 3-0 su civitanova

L’Itas Trentino ha dimostrato ancora una volta di essere una delle formazioni più forti del panorama della pallavolo internazionale, conquistando un posto nella finale del Mondiale per Club con una prestazione convincente. Nella semifinale che si è svolta a Uberlandia, in Brasile, il team trentino ha affrontato la Lube Civitanova, una delle rivali storiche del campionato italiano, e ha prevalso con un netto 3-0 (25-20, 28-26, 25-19). Questo successo non solo garantisce a Trentino l’accesso all’atto finale del torneo, ma sottolinea anche il dominio della squadra nel contesto mondiale.

prestazione di alto livello

La partita è stata caratterizzata da un’intensità elevata, con entrambe le squadre che hanno dato il massimo per raggiungere la finale. Tuttavia, è stata l’Itas Trentino a mostrare una maggiore solidità e coesione di squadra, elementi che si sono rivelati decisivi per la vittoria.

  1. Primo set: Trentino ha preso il comando con un gioco efficace in attacco e una difesa solida, chiudendo il parziale con un punteggio di 25-20.
  2. Secondo set: Particolarmente combattuto, Civitanova ha cercato di reagire, ma i ragazzi di coach Angelo Lorenzetti hanno ribaltato la situazione vincendo 28-26.
  3. Terzo set: Trentino ha consolidato il proprio dominio, chiudendo con un punteggio di 25-19.

Con questa vittoria, l’Itas Trentino si prepara ora ad affrontare la finale contro i brasiliani del Cruzeiro Sada, che hanno superato gli iraniani del Foolad Sirjan con un punteggio di 3-1 (25-23, 25-11, 23-25, 26-24) nell’altra semifinale. Il Cruzeiro, storica squadra brasiliana con una lunga tradizione di successi a livello internazionale, rappresenta una sfida significativa per Trentino.

un traguardo importante

Domani si giocherà la settima finale mondiale per l’Itas Trentino, un traguardo che testimonia non solo la qualità del roster attuale, ma anche la solidità della società nel corso degli anni. Negli ultimi 15 anni, la squadra ha partecipato a ben 17 competizioni internazionali, conquistando un palmarès che include:

  1. 5 titoli mondiali
  2. 4 Champions League

Questi numeri parlano chiaro: Trentino è una delle squadre più vincenti nella storia della pallavolo, non solo in Italia, ma anche a livello globale.

la forza del team

Il successo di Trentino non si basa solo sul talento individuale dei suoi giocatori, ma anche sulla capacità del team di lavorare insieme come un’unità coesa. Ogni giocatore, dai più esperti ai giovani talenti, contribuisce al gioco di squadra, creando sinergie che spesso si traducono in prestazioni straordinarie. La figura di coach Lorenzetti è fondamentale in questo senso; la sua esperienza e il suo approccio strategico hanno permesso alla squadra di affrontare ogni sfida con la giusta mentalità.

La finale del Mondiale per Club rappresenta un’opportunità per Trentino di dimostrare il proprio valore in un contesto internazionale, dove le pressioni e le aspettative sono sempre elevate. Gli avversari brasiliani, con il loro tifo caloroso e la loro reputazione nel mondo della pallavolo, non renderanno la sfida facile. Tuttavia, l’Itas ha già dimostrato di saper gestire la pressione, e la loro determinazione potrebbe fare la differenza in questa importante occasione.

Il supporto dei tifosi trentini sarà cruciale, con molti fan che faranno il tifo da casa e spereranno di vedere la loro squadra coronare un sogno, riportando a casa il titolo mondiale. La pallavolo italiana ha bisogno di successi internazionali per mantenere alto il suo prestigio e il risultato finale di questa finale potrebbe avere un impatto significativo sul futuro del movimento.

Con l’attenzione rivolta all’epilogo di questo prestigioso torneo, i riflettori sono puntati su Trentino, pronta a scrivere un altro capitolo della sua già gloriosa storia. La finale promette di essere un evento memorabile, ricco di emozioni e di grande pallavolo.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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