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Toro resiste a Bergamo: pareggio emozionante contro l’Atalanta

Nella 23esima giornata di Serie A, il Torino ha strappato un prezioso pareggio in trasferta contro l’Atalanta, chiudendo la partita sul punteggio di 1-1. La sfida di Bergamo, che si è svolta in un Atletico Azzurri d’Italia gremito, ha visto i granata proseguire la loro striscia positiva di risultati, mettendo fine a una serie di vittorie dei nerazzurri in casa.

La cronaca della partita

Il primo tempo si è aperto con un’Atalanta che ha cercato di imporre il proprio gioco. Al 35’, è arrivato il gol del vantaggio per la Dea: il difensore Djimsiti ha trovato la rete con un colpo di testa su corner, capitalizzando un’ottima azione su palla inattiva. Tuttavia, la gioia dei padroni di casa è durata poco: solo cinque minuti dopo, al 40’, il Torino ha pareggiato con un’altra rete di testa, questa volta firmata da Maripan, che ha sfruttato un calcio di punizione ben battuto da Lazaro.

La partita, tesa e ricca di emozioni, è stata influenzata anche da diversi infortuni che hanno colpito l’Atalanta. In particolare, Sead Kolasinac, appena recuperato da un infortunio alla caviglia subito in Champions League, ha dovuto lasciare il campo a causa di un risentimento muscolare al flessore destro. Questo è stato il terzo infortunio nel giro di poche ore per i bergamaschi, già privi di Davide Zappacosta e Marco Carnesecchi, il portiere sostituito all’ultimo minuto.

Le fasi chiave della partita

Il Torino ha dimostrato di essere in forma, cogliendo il quinto pareggio nelle ultime sei partite. La squadra di Juric ha saputo resistere agli attacchi dell’Atalanta, mostrando un’ottima organizzazione difensiva. Tuttavia, la partita ha avuto un momento cruciale al 74′, quando il direttore di gara ha assegnato un rigore ai granata per una trattenuta di Tameze su Retegui. Ma l’attaccante argentino ha fallito l’opportunità di riportare in vantaggio il Torino, con un tiro debole parato da Milinkovic-Savic.

L’incontro ha visto un ritmo altalenante, con l’Atalanta che ha cercato di riappropriarsi del pallino del gioco, specialmente nella ripresa. Gasperini ha effettuato tre sostituzioni al 12’ della seconda frazione, inserendo Cuadrado, Samardzic e Pasalic in un tentativo di dare una scossa alla sua squadra. Cuadrado, in particolare, ha dimostrato di poter essere un fattore decisivo, con diverse conclusioni dalla distanza che però non hanno trovato la via della rete.

Un match combattuto fino all’ultimo

Il Torino, dal canto suo, ha continuato a difendersi con ordine, cercando di colpire in contropiede. Nel finale, Pasalic ha avuto l’occasione di riportare in vantaggio l’Atalanta con un tiro al volo, ma la sua conclusione è risultata imprecisa. Anche Scamacca, appena rientrato dopo un lungo infortunio, ha cercato di farsi notare con un colpo di testa, ma senza successo.

Il match si è concluso con un altro tentativo di Cuadrado al novantesimo, che ha calciato da posizione angolata, ma il suo tiro non è riuscito a impensierire il portiere granata.

Statistiche e considerazioni

Il pareggio lascia l’Atalanta con 43 punti in classifica, mentre il Torino sale a 30, mantenendo viva la speranza di avvicinarsi alle posizioni europee. La squadra di Juric ha dimostrato di avere una buona tenuta mentale, rispondendo colpo su colpo alle difficoltà dell’incontro. In particolare, la solidità difensiva e la capacità di sfruttare le palle inattive sono stati elementi chiave per il risultato finale.

Da parte dell’Atalanta, la prestazione ha sollevato interrogativi sulle condizioni fisiche della rosa, già colpita da numerosi infortuni. La sfida con il Torino ha messo in evidenza la necessità di un maggiore approfondimento riguardo alla gestione degli infortuni e l’importanza di avere una panchina profonda, capace di sostenere la squadra in momenti di difficoltà.

Con questo pareggio, entrambe le squadre possono trarre insegnamenti dalla partita: il Torino continuerà a lavorare per mantenere la sua striscia positiva, mentre l’Atalanta dovrà riorganizzarsi per affrontare le prossime sfide, consapevole che la competizione in Serie A è sempre più agguerrita e che ogni punto può rivelarsi decisivo nel percorso verso gli obiettivi stagionali.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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