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Toro in rimonta: pareggio emozionante a Bergamo contro l’Atalanta

Nella 23esima giornata di Serie A, il Torino ha strappato un prezioso punto sul campo dell’Atalanta, terminando la partita con un pareggio di 1-1. Questa sfida ha visto i granata rispondere al vantaggio iniziale dei nerazzurri, in un match caratterizzato da infortuni e una gestione tattica accorta da entrambe le squadre.

La cronaca della partita

La partita è iniziata con un ritmo piuttosto bloccato, ma l’Atalanta ha trovato il vantaggio al 35′ grazie a un colpo di testa di Berat Djimsiti, che ha sfruttato un corner battuto da Bellanova. La rete è stata il risultato di un’ottima azione corale, con il difensore albanese che ha dimostrato la sua abilità nel gioco aereo, un aspetto fondamentale per la squadra di Gasperini, nota per la sua forza sui calci piazzati.

Tuttavia, il Torino non si è lasciato scoraggiare e ha risposto prontamente. Al 40′, il difensore cileno Guillermo Maripan ha pareggiato i conti, anch’egli di testa, su un calcio di punizione battuto da Lazaro. Il gol è stato frutto di uno schema ben studiato, che ha sorpreso la difesa dell’Atalanta, già in emergenza per gli infortuni di alcuni titolari.

Momenti chiave del match

  1. Al 21′ un controllo al VAR ha annullato un gol di Bellanova per un tocco di mano.
  2. L’Atalanta ha subito l’emergenza in difesa, perdendo Sead Kolasinac per un guaio muscolare al flessore destro.
  3. Il Torino ha cercato di mantenere il possesso palla, ma senza rendersi pericoloso.

Nella ripresa, il ritmo della partita è aumentato, con entrambe le squadre che hanno cercato di prendere il controllo. Tuttavia, il Torino ha avuto un’opportunità chiave al 74′ quando l’arbitro ha fischiato un rigore per una trattenuta su Retegui da parte dell’ex Tameze. Il momento cruciale, però, si è rivelato amaro per i granata, poiché Retegui ha calciato un rigore debole e centrale, facilmente neutralizzato dal portiere di casa, Milinkovic-Savic.

Considerazioni finali

L’Atalanta ha avuto la possibilità di riportarsi in vantaggio con Pasalic, il quale ha sfiorato il gol al 79′ con un sinistro al volo che è andato alto sopra la traversa. La squadra di Gasperini ha continuato a premere e ha inserito Cuadrado, Samardzic e Pasalic per cercare di aumentare la pressione offensiva. Cuadrado, in particolare, ha dimostrato di essere un elemento chiave, cercando ripetutamente la conclusione dalla distanza.

Il Torino ha risposto con una difesa solida, riuscendo a mantenere il risultato fino alla fine. Il match si è concluso con un pareggio che, sebbene lasci un po’ di amaro in bocca alla squadra di casa per le occasioni mancate, rappresenta un buon risultato per il Torino, che ha colto il quinto pareggio nelle ultime sei partite. Questo risultato è un segnale positivo per la squadra, che sta costruendo una serie utile dopo la vittoria contro il Cagliari.

L’Atalanta, dal canto suo, può ritenere il pareggio un passo indietro nella lotta per i vertici della classifica, considerando che i nerazzurri puntano a mantenere la competitività per un posto in Champions League. La squadra di Gasperini, nonostante le assenze pesanti, ha dimostrato di avere carattere e qualità, ma dovrà lavorare per migliorare la propria capacità di concretizzare le occasioni create.

In sintesi, la sfida tra Atalanta e Torino è stata una partita intensa, ricca di colpi di scena e momenti decisivi. Entrambe le squadre hanno mostrato la loro forza e determinazione, ma alla fine, un punto a testa riflette il valore di quanto visto in campo. I tifosi delle due squadre possono ora prepararsi per le prossime sfide, con l’Atalanta che dovrà affrontare le difficoltà di un calendario fitto e il Torino che continuerà a cercare di risalire la classifica.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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