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Torino e parma si sfidano in un attesissimo match di serie a domenica alle 18

La Serie A continua a riservare emozioni e colpi di scena, e la partita di domenica alle 18 tra Torino e Parma si preannuncia come un incontro avvincente e ricco di significato. Non solo per l’importanza dei punti in palio, ma anche per l’omaggio che il Torino renderà alla memoria di Aldo Agroppi, una figura iconica del calcio italiano. Agroppi, ex giocatore del Torino e della Fiorentina, è scomparso recentemente all’età di 80 anni, lasciando un segno indelebile nel mondo del calcio. La sua carriera è stata caratterizzata da un mix di talento e ironia, che lo ha reso un commentatore e allenatore di spicco. La partita contro il Parma sarà l’occasione per ricordare la sua eredità.

Il Torino: strategie e assenze

Il Torino, allenato da Ivan Juric, arriva a questo incontro con l’obiettivo di portare a casa i tre punti fondamentali per la sua corsa verso le posizioni europee. La squadra granata ha mostrato alti e bassi in questo avvio di stagione, ma le qualità del gruppo sono innegabili. Nella formazione iniziale, l’allenatore ha deciso di lasciare in panchina il giovane Adams, puntando su Sanabria e Karamoh come coppia d’attacco. Questa scelta potrebbe rivelarsi cruciale, dato che entrambe le punte hanno dimostrato di essere in ottima forma, capaci di creare occasioni e finalizzare in rete.

Tuttavia, il Torino dovrà fare i conti con alcune assenze importanti:

  1. Schuurs (difensore)
  2. Zapata (difensore)
  3. Ilkhan (centrocampista)

Queste mancanze potrebbero influenzare l’assetto difensivo della squadra, costringendo Juric a trovare soluzioni alternative per mantenere la solidità necessaria contro un Parma che, sebbene alterno, ha dimostrato di poter fare grandi cose.

Il Parma: un team imprevedibile

Dall’altra parte del campo, il Parma, guidato da Fabio Pecchia, si presenta come una squadra capace di sorprendere. Nonostante alcuni risultati altalenanti, i ducali hanno dimostrato di avere il potenziale per competere contro avversari di alto calibro. Il modulo 4-2-3-1 adottato da Pecchia mette in risalto la creatività dei suoi giocatori, con Hernani e Mihaila che potrebbero rivelarsi decisivi nel creare occasioni da gol.

Tuttavia, il Parma avrà le sue difficoltà. La squadra dovrà fare a meno di diversi elementi chiave:

  1. Kowalski (infortunato)
  2. Circati (infortunato)

Queste assenze potrebbero limitare le opzioni in panchina e costringere Pecchia a puntare su giocatori meno esperti. Tuttavia, l’assenza di pressione potrebbe anche liberare la creatività della squadra, permettendo ai giocatori di esprimere il loro talento in campo.

Le probabili formazioni

Analizzando le probabili formazioni, il Torino si schiererà con un 3-5-2 che punta sulla solidità difensiva e la capacità di ripartire velocemente. Il portiere Milinkovic-Savic sarà protetto da un terzetto difensivo composto da Vojvoda, Maripan e Coco. A centrocampo, Linetty e Ricci dovranno garantire equilibrio e supporto alle punte, mentre Vlasic e Sosa si occuperanno di creare gioco e rifornire i due attaccanti.

Per quanto riguarda il Parma, il 4-2-3-1 prevede una linea difensiva composta da Suzuki in porta, Hainaut, Balogh, Valenti e Coulibaly in difesa. I due mediani, Keita e Sohm, saranno incaricati di schermare la difesa e recuperare palloni, mentre il trio offensivo formato da Hernani, Cancellieri e Mihaila avrà il compito di supportare l’unica punta, Man.

L’atmosfera della partita

La partita si svolgerà allo Stadio Olimpico Grande Torino, che si prevede sarà gremito di tifosi entusiasti e pronti a sostenere la loro squadra del cuore. L’atmosfera sarà carica di emozioni, non solo per l’importanza del match, ma anche per l’omaggio a Aldo Agroppi, che verrà celebrato con un minuto di silenzio prima del fischio d’inizio. I tifosi granata non mancheranno di mostrare il loro affetto per il club e la sua storia, rendendo questo incontro ancora più speciale.

La sfida tra Torino e Parma rappresenta quindi non solo una battaglia sul campo, ma anche un momento di riflessione e commemorazione per tutti gli appassionati di calcio. La speranza è che questa partita possa regalare emozioni e spettacolo, in un clima di rispetto e memoria. La Serie A continua a offrire storie di passione e dedizione, e Torino-Parma sarà un altro capitolo da aggiungere a questa affascinante narrazione.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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