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Torino domina Cagliari con un convincente 2-0

Dopo un’attesa di ben 91 giorni, il Torino torna finalmente al successo tra le mura amiche, battendo il Cagliari con un convincente 2-0. Questo trionfo rappresenta un’ancora di salvezza per il tecnico granata, Enzo Vanoli, che spera di allontanarsi dalla zona retrocessione grazie a questa vittoria fondamentale. La doppietta di Adams è il punto di forza della serata, ma il mister è consapevole della necessità di rinforzi nella sua squadra per migliorare ulteriormente l’attacco.

Un’atmosfera carica di emozioni

La partita si apre con un’atmosfera di grande entusiasmo al Grande Torino. Sui seggiolini della Maratona, campeggia uno striscione che recita: “L’attaccante è arrivato, Graziani bentornato”, un omaggio ironico al grande campione del passato, Giuseppe Graziani, che ha segnato la storia del club nel 1976. I sardi, dopo aver conquistato sette punti nelle ultime tre partite, si presentano con la speranza di dare continuità ai risultati, ma si trovano di fronte a un Toro deciso e affamato di vittoria.

Le formazioni in campo

Vanoli schiera Pedersen come terzino destro, mantenendo l’undici titolare visto a Firenze, per garantire una certa continuità. Al centro della difesa, il capitano Ricci fa coppia con Tameze, mentre Adams, unica punta, è supportato da Karamoh. Dall’altra parte, il tecnico del Cagliari, Davide Nicola, ex giocatore e allenatore del Torino, opta per un attacco composto da Piccoli e Gaetano, con Zortea e Felici sulle fasce, cercando di dare vivacità al suo reparto offensivo.

Un Torino dominante

Fin dai primi minuti, il Torino mostra la propria determinazione. Karamoh, in particolare, è un vero e proprio pericolo per la difesa avversaria e riesce a creare la prima occasione al 4′, con una serpentina che porta a un corner. Solo due minuti dopo, i granata passano in vantaggio. L’azione parte da Vlasic, passa per Lazaro e viene finalizzata da Adams, che con un destro potente sotto la traversa batte Caprile. La rete sblocca definitivamente il match e il Toro si carica di energia.

Il Cagliari, colpito a freddo, fatica a ritrovare la propria identità e mostra segni di confusione. La manovra del Torino, però, non si ferma, anzi crea altre opportunità, con Caprile costretto a compiere tre interventi decisivi: due su Karamoh e uno su Pedersen, mantenendo vive le speranze sarde. La frustrazione di Vanoli cresce quando la sua squadra inizia a rallentare il ritmo, portandolo a sfogare la propria tensione rompendo una bottiglietta d’acqua.

La ripresa e il raddoppio

Nella ripresa, entrambi gli allenatori decidono di mantenere gli stessi undici iniziali. Il Torino inizia forte, e un gol di Lazaro viene annullato per un fuorigioco di Karamoh, ma il Toro continua a insistere. Caprile si esalta nuovamente, respingendo un colpo di testa di Tameze, mentre Nicola, vedendo il suo Cagliari in difficoltà, decide di cambiare le carte in tavola, effettuando quattro sostituzioni in un colpo solo con l’ingresso di Augello, Makoumbou, Adopo e Pavoletti.

Nonostante gli sforzi, il Cagliari continua a subire le offensive del Torino. Adams, in particolare, è vicino alla doppietta, colpendo il palo esterno poco prima di trovare la rete del raddoppio. In un’azione che fa esplodere il pubblico, Karamoh colpisce ancora un legno, ma sulla ribattuta è Adams a segnare il suo settimo gol stagionale, portando il punteggio sul 2-0.

Con il Cagliari in difficoltà, l’ultima mossa di Nicola è l’inserimento di Lapadula al posto di Piccoli, ma il portiere granata, Milinkovic-Savic, vive una serata tranquilla, non dovendo compiere interventi decisivi. La partita si chiude con il Toro che festeggia una vittoria attesa e desiderata, mentre il presidente Cairo applaude soddisfatto a bordocampo.

Il Torino ora può approfittare di questo slancio positivo, aggiungendo alla vittoria di oggi quattro pareggi precedenti, mentre il Cagliari, pur rimanendo a +2 sulla terzultima, dovrà rivedere la propria strategia per evitare di ritrovarsi invischiato nella lotta per non retrocedere. La prossima sfida sarà cruciale per entrambe le squadre, con il Torino che spera di continuare la striscia positiva e il Cagliari che dovrà ritrovare la forma per risalire la classifica.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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