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Torino conquista una vittoria convincente contro il Cagliari: 2-0 in casa

Dopo un’attesa di 91 giorni, il Torino riesce finalmente a conquistare una vittoria tra le mura amiche, superando il Cagliari con un convincente 2-0. Questo successo rappresenta un passo importante per allontanarsi dalla zona retrocessione, dove la squadra rischiava di scivolare. La doppietta di Adams, il giovane attaccante che si sta facendo notare in questo avvio di stagione, è stata decisiva e ha messo in luce la necessità di rinforzi davanti, richiesta esplicitamente dal mister Marco Vanoli.

Lo striscione ironico esposto dai tifosi in Maratona recitava: “L’attaccante è arrivato, Graziani bentornato”, un chiaro riferimento all’eroe del Toro degli anni ’70, ma anche un segno della frustrazione accumulata dai supporter. Infatti, la squadra granata ha faticato a trovare la via del gol nelle partite precedenti, e il rientro alla vittoria è un segnale positivo per il futuro.

La partita

La partita si è aperta con un Torino scatenato, che ha mostrato fin da subito la voglia di vincere. Karamoh ha acceso il Grande Torino già al quarto minuto, costringendo la difesa sarda a concedere un corner. Passano solo due minuti e i granata trovano il vantaggio:

  1. Un’azione corale iniziata da Vlasic.
  2. Passata da Lazaro.
  3. Rifinita da Ricci e culminata nel destro sotto la traversa di Adams, che ha gelato Caprile, il portiere del Cagliari.

La reazione dei sardi è stata tiepida e la manovra del Torino si è fatta più lenta, suscitando l’ira di Vanoli, che ha visto i suoi ragazzi perdere un po’ di intensità. Tuttavia, nonostante il rallentamento, il Cagliari non ha creato particolari pericoli al Torino, che ha continuato a farsi vedere in attacco. La difesa rossoblù ha dovuto fare gli straordinari per fermare le azioni granata, e Caprile è stato costretto a compiere tre interventi decisivi, neutralizzando due tentativi di Karamoh e un colpo di testa di Pedersen.

Secondo tempo e decisioni tattiche

Nella ripresa, entrambi gli allenatori hanno scelto di non effettuare cambi iniziali, ma il Torino ha ripreso subito a spingere. Lazaro ha trovato la rete del raddoppio, ma il goal è stato annullato per fuorigioco. Tuttavia, il Torino non si è perso d’animo e ha continuato a creare occasioni. Caprile ha nuovamente dimostrato le sue qualità, parando un colpo di testa di Tameze.

Nicola, il tecnico del Cagliari, ha deciso di cambiare marcia, effettuando ben quattro sostituzioni in un colpo solo, introducendo Augello, Makoumbou, Adopo e Pavoletti, nella speranza di dare nuova linfa all’attacco. Tuttavia, le scelte di Nicola non hanno portato i frutti sperati, e il Torino ha continuato a fare la partita. Adams ha sfiorato la doppietta colpendo il palo esterno, ma la vera gioia è arrivata poco dopo: Karamoh ha colpito un altro legno, e sulla ribattuta è stato Adams a realizzare il suo settimo gol stagionale, portando il punteggio sul 2-0.

Conclusione

Con il passare dei minuti, il Cagliari ha faticato a reagire, e l’ingresso di Lapadula per Piccoli non ha cambiato le sorti della partita. Il Torino ha gestito il vantaggio con intelligenza, mentre Milinkovic-Savic, il portiere granata, ha vissuto una serata tranquilla, senza dover compiere interventi decisivi.

Il presidente Urbano Cairo ha esultato a bordocampo, consapevole che questa vittoria rappresenta un’inversione di tendenza dopo una serie di pareggi che stavano iniziando a pesare sull’andamento della squadra. Con questo risultato, il Torino si allontana dalla zona calda della classifica, mentre il Cagliari rimane a +2 sulla terzultima, in attesa di capire come andranno le altre partite della giornata.

Il Torino ha dimostrato di avere potenzialità importanti, e la squadra potrebbe tornare a essere protagonista in questa stagione se riuscirà a mantenere la giusta continuità di risultati. La prossima sfida sarà cruciale per testare la forza e la determinazione della squadra, con i tifosi che sperano di vedere un Toro sempre più competitivo nel campionato di Serie A.

Stefano Cerulli

Stefano è un appassionato di sport e redattore sportivo con una carriera che riflette il suo profondo amore per il calcio e l'atletica. Nato a Milano nel 1985, ha nutrito fin da giovane una passione innata per lo sport, alimentata dalle domeniche passate sugli spalti dello stadio San Siro e dalle interminabili ore di allenamento sulle piste d'atletica locali. Dopo aver conseguito la laurea in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Milano, Stefano ha iniziato la sua carriera nel mondo del giornalismo sportivo. I suoi primi articoli, pubblicati su riviste minori, hanno subito messo in luce la sua abilità nel raccontare con vividezza e competenza le vicende sportive, catturando l'attenzione di un pubblico sempre più vasto. Stefano è noto per il suo stile di scrittura coinvolgente, capace di trasmettere non solo i fatti ma anche le emozioni e la tensione che caratterizzano ogni evento sportivo. La sua capacità di analisi e la profonda conoscenza tecnica dei diversi sport gli permettono di offrire ai lettori articoli di grande qualità, che spaziano dalle cronache più avvincenti alle analisi tattiche più approfondite. Oltre alla sua attività di redattore, è anche un promotore attivo dello sport giovanile. Dedica il suo tempo libero a organizzare eventi e workshop per giovani atleti, con l'obiettivo di trasmettere loro i valori dello sport e l'importanza della corretta informazione sportiva. Sempre aggiornato sulle ultime novità del mondo sportivo, Stefano continua a essere una voce rispettata e autorevole nel giornalismo sportivo italiano, rappresentando un punto di riferimento per tutti gli appassionati di calcio e atletica.

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