Tifosi di Serie A sconvolti dal lutto improvviso, muore una vera icona

Un tristissimo lutto ha colpito tutti i tifosi e gli appassionati della Serie A. Ci ha lasciati una vera istituzione degli anni ’80 del calcio italiano

Si è spento all’età di 89 anni un’icona del calciomercato e del pallone italiano in generale. Uno che negli anni d’oro del nostro campionato è stato in grado di portare in Italia campioni senza paragoni. Un vero fuoriclasse nel suo ruolo.

lutto in serie A
il lutto sconvolge i tifosi (Ansa) Wigglesport

C’erano anni dove il calciomercato non era una questione solo di soldi e diritti d’immagine come adesso. Era un periodo in cui oltre alle disponibilità economiche serviva anche fiuto per gli affari e per le qualità tecniche. A quei tempi non c’erano mille video online da poter scandagliare e i giocatori andavano visti dal vivo, anche facendo lunghissimi viaggi in Sud America. Un mondo meno organizzato ma di certo più affascinante, in cui l’Italia svolgeva un ruolo da padrone. Tra gli anni ’60 e gli anni ’90, la nostra Serie A era il fulcro del pallone internazionale, con i nostri club a dettar legge nelle coppe europee.

Effettivamente ci eravamo abituati bene con i più grandi fuoriclasse mondiali impegnati nel campionato del Bel Paese. Un trentennio di assoluto benessere, alimentato anche da figure come quella di Antonio Rosellini, vero genio del calciomercato. La notizia della sua scomparsa è arrivata in queste ore e ha lasciato tutti i tifosi di una certa età con l’amaro in bocca. Segno dei tempi che passano, di un calcio e di un mondo che non esiste più e che sembra sempre più distante.

Serie A, addio a Antonio Rosellini: portò in Italia Cerezo, Falcao e Careca

Rosellini era un agente Fifa di grande valore e rispetto e avrebbe compiuto 90 anni a gennaio. Si è spento nel “suo” Brasile, il luogo dove aveva scelto di vivere e di concludere la sua esistenza terrena. Nato a Foligno, si fece le ossa proprio come direttore sportivo del club della sua città, prima di spiccare il volo verso Rio de Janeiro. Prima un lavoro nelle assicurazioni (la Zurigo) e poi la Siae. Inizia ad organizzare amichevoli tra i club sudamericani e quelli europei.

Cerezo e Falcao alla Roma
Addio ad un fuoriclasse del calciomercato (WiggleSport – Ansa)

La stessa cosa anche a Foligno, dove portò negli anni ’70 più volte il Milan. Poi come detto il calciomercato, il vero grande amore. A lui si devono affari da capogiro come Careca, Alemao, Junior, Cerezo e Falcao. Tra Napoli, Roma e Torino, riuscì a concludere trattative meravigliose, regalando alla Serie A i migliori prodotti del calcio carioca. Per il Brasile aveva anche scelto la sede del ritiro per i Mondiali di Italia ’90, a Gubbio, nella sua Umbria.

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