Dopo una carriera che l’ha visto giocare tanto in Spagna quanto in Portogallo ma anche in Italia, il 35enne mancino si è ritirato
Di lui si ricorderà il grande talento. Il magico mancino col quale, a conti fatti, avrebbe potuto lasciare una traccia ben più profonda di quella che ha comunque onorevolmente tracciato nel corso di quasi 20 anni di carriera. La sensazione – ora che ha annunciato il ritiro possiamo dirlo – è che avrebbe potuto fare molto di più. Lo sanno anche i tifosi del Genoa, club nel quale lo spagnolo ha militato nel 2015-16, accumulando 20 presenze senza gol.
Arrivato in Italia dalla felice esperienza quadriennale allo Sporting CP, al quale era approdato dopo 7 anni passati nell’amata Siviglia, l’esterno sinistro ha fatto vedere solo parzialmente ciò di cui sarebbe stato capace. Stiamo parlando del forte esterno iberico Diego Capel.
Protagonista di una carriera che, soprattutto a livello giovanile, gli ha dato enormi soddisfazioni, l’iberico si è tolto anche lo sfizio di vincere un Europeo Under 19 e uno Under 21 con la maglia delle Furie Rosse. Inevitabili l’esordio in nazionale maggiore – nel 2008, nel periodo di massimo splendore del calcio spagnolo – e la conquista di altri trofei collettivi, come le 2 Coppe UEFA vinte col Siviglia nel biennio 2005-07.
Quella brillantezza, quell’argento vivo addosso, si è poi lentamente ma inesorabilmente spento nel corso degli anni: uno degli enfant prodige del calcio spagnolo ha comunque riscosso consensi anche dopo il brillantissimo periodo pre 2011, quando aveva incantato tutti.
L’ex Genoa dà l’addio al calcio: la lettera
“Proprio in un giorno come oggi ho esordito in Prima Divisione a 16 anni e quasi vent’anni dopo ho messo fine ad una delle fasi più belle della mia vita. Dico grazie lla squadra della mia vita, il Siviglia FC, per avermi dato l’opportunità di crescere come giocatore e come persona e per avermi insegnato ciò che tutti noi desideriamo: vincere titoli“, ha detto Diego Capel nella sua lettera d’addio al calcio giocato.
“C’è un’altra squadra davvero speciale, il mio amato Sporting de Portugal, per avermi accolto a casa e avermi fatto sentire uno dei tuoi […] Non posso dimenticare Genoa, Anderlecht, Extremadura, Birkirkara e Irodotos FC. E l’orgoglio più grande, indossare la maglia della Nazionale Spagnola, rappresentando il mio Paese“, ha concluso.
Il classe ’88, che ha posto così fine al suo percorso agonistico a 35 anni, non ha dunque dimenticato di citare il Grifone come esperienza calcistica e di vita nel suo percorso da giramondo dei campionati europei. I tifosi rossoblù salutano un talento sopraffino, che avrebbe potuto regalare sprazzi di grande calcio se solo fosse rimasto più tempo nella città della Lanterna.
