Il tennista serbo ha lamentato un problema fisico che preoccupa non poco in vista dell’imminente inizio degli Australian Open
Perdere una partita in Australia dopo un filotto di 43 match vinti consecutivamente, ci sta. Uscire sconfitto per la prima volta da quel lontano 22 gennaio 2018 – quando nell’Ottavo di finale degli Australian Open perse contro il coreano Hyeon Chung – può aver dato fastidio ad un perfezionista come lui. Che per tutti è il cannibale del circuito per antonomasia.
Del resto la United Cup, competizione alla quale Novak Djokovic ha partecipato proprio per riprendere confidenza con lo sforzo agonistico in vista di Melbourne, serviva proprio a carburare lentamente per arrivare in piena forma ai nastri di partenza del suo Slam preferito. Già, il problema non è stata la sconfitta per 6-4 6-4 contro un ottimo Alex De Minaur, quanto l’infortunio al polso che ha costretto il numero uno del mondo a richiedere l’intervento del fisioterapista.
Dopo aver lamentato, in più occasioni, il pericolo dell’insorgere di infortuni causati da una non uniformità delle palline da gioco nei vari tornei del circuito, è arrivata ora una tegola che alcuni – come per esempio Nick Kyrgios – hanno attribuito proprio alla diversità della ‘materia prima’ con la quale hanno a che fare gli atleti.
“Il cambio di palline ogni settimana è finalmente arrivato al polso di Novak. L’ATP deve davvero fare qualcosa riguardo questo problema. I giocatori soffrono continuamente“, ha dichiarato l’estroso tennista di Canberra, attualmente fermo ai box per l’ennesimo problema fisico.
Djokovic ko, le parole di Goran Ivanisevic
Giova ricordare – particolare affatto trascurabile – che in realtà le palline usate nella kermesse a squadre mista (le Dunlop AO) sono le stesse utilizzate in tutto il mese di gennaio per tutti i tornei in terra australiana. Compreso il Major di Melbourne. Il dolore al polso destro potrebbe dunque avere una diversa origine. Legata allo stress o all’eccessiva sollecitazione dell’articolazione.
Sta di fatto che, in vista del grande appuntamento che prenderà il via il 14 gennaio, è scattato l’allarme sulle condizioni del fuoriclasse slavo. In un’intervista concessa al portale serbo B92, Goran Ivanisevic – il coach di Nole – ha parlato dello stato fisico del suo assistito. Fissando dei tempi di recupero che potrebbero essere soggetti ad ulteriori malaugurate ricadute.
“C’è un problema al polso di Novak, ma la cosa più importante è che sarà pronto tra 10 o 11 giorni. Ci prenderemo qualche giorno di riposo e poi inizieremo ad allenarci lentamente. Non è un grosso problema“, ha assicurato il croato, che ha così implicitamente tranquillizzato tutti coloro che già avevano tremato all’idea di non vedere in campo Djokovic nello Slam che lo ha visto trionfare per ben 10 volte.
