Esteve Tito Rabat, un nome che risuona familiermente tra gli appassionati di motociclismo, ha vissuto un’esperienza che difficilmente dimenticherà. L’ex campione del mondo Moto2 del 2014 si è trovato nel bel mezzo di una calamità naturale mentre stava attraversando l’autostrada che collega Madrid alla Comunità Valenciana. Le piogge torrenziali, effetto del fenomeno atmosferico noto come Dana, hanno trasformato il viaggio di Rabat in una vera e propria odissea, obbligandolo a trascorrere la notte nel suo veicolo, bloccato dall’acqua e dal traffico.
Un viaggio trasformato in odissea
La tempesta è arrivata all’improvviso, cogliendo di sorpresa non solo Rabat ma anche numerosi altri viaggiatori. L’autostrada A3, una delle principali arterie di collegamento tra la capitale spagnola e Valencia, si è trasformata in un campo di battaglia contro gli elementi naturali. Tito Rabat, che stava viaggiando verso il Circuito Ricardo Tormo di Cheste per impegni legati alla sua carriera sportiva, ha dovuto arrendersi alla forza della natura e fermarsi. Scendendo dall’auto per comprendere i motivi del rallentamento, si è reso conto che una parte della strada era stata completamente sommersa dalle acque di un fiume esondato.
Condivisione sui social media
Attraverso i social media, Rabat ha condiviso la sua esperienza, pubblicando video che mostravano la gravità della situazione. Le immagini ritraevano l’autostrada intasata, con veicoli fermi e disorientati, mentre la pioggia incessante continuava a cadere. “Svegliarsi sull’A3 dopo essere rimasto bloccato sotto la pioggia”, ha scritto Rabat in uno dei suoi post, testimoniando la difficoltà di una notte trascorsa in condizioni tutt’altro che ideali. Successivamente, il pilota si è diretto verso l’Andalusia, percorrendo strade che ancora mostravano i segni dell’alluvione con terreni inondati e tratti di strada compromessi.
Cambiamenti nella carriera sportiva
Nel mezzo di queste difficoltà, Rabat ha dovuto anche affrontare cambiamenti significativi nella sua carriera sportiva. A 35 anni, ha deciso di lasciare il team Kawasaki Puccetti, con cui ha corso per un anno e mezzo, per unirsi al team Motoxracing. Qui, guiderà una Yamaha YZF-R1 nel Mondiale Superbike 2025. Questo cambio di squadra rappresenta per Rabat un’opportunità di rilancio, dopo anni segnati da infortuni e prestazioni altalenanti. La sua carriera ha raggiunto il culmine nella Moto2, con un titolo mondiale nel 2014, e ora spera di tornare competitivo nel campionato delle derivate di serie.
Un nuovo inizio con Yamaha
Il passaggio a Yamaha arriva in un momento cruciale per il costruttore giapponese, che ha vissuto una stagione difficile nel Mondiale Superbike. L’esperienza e la determinazione di Rabat potrebbero rivelarsi fondamentali per risollevare le sorti del team, che conta su di lui per ritrovare il successo. Con il suo arrivo, Yamaha spera di apportare un cambiamento positivo, puntando sulla combinazione di talento e esperienza che Rabat porta con sé.
La determinazione di Rabat
Nonostante le sfide, Rabat non ha perso il suo spirito combattivo. La sua determinazione a superare le avversità, sia in pista che fuori, continua a essere una fonte di ispirazione per molti. Mentre guarda al futuro, con nuovi obiettivi e una nuova squadra, Rabat sa che ogni ostacolo superato è un passo verso il successo. Le notti di paura passate in autostrada sono ormai un ricordo, ma la sua voglia di competere e vincere è più forte che mai.