Una Coppa Davis dagli umori più neri che azzurri in Casa Italia in vista della rivincita contro il Canada a Bologna. Il capitano della nazionale, Volandri, si è dovuto districare fra infortuni, rinunce e polemiche.
Ultimo capitolo scritto da Fabio Fognini che nel torneo di Genova, nonostante la sconfitta in finale (2-6 6-7) contro Seyboth Wild, si è preso comunque la sua personalissima rivincita. In primis, il “no” di Jannik Sinner, che ha alimentato fra i detrattori del tennista altoatesino uno scarso attaccamento alla nazionale. Quindi le convocazioni e il “no” a Fognini che non ha vissuto esattamente con serenità l’esclusione. Al termine del match, il tennista ha scimmiottato l’esultanza alla “Shelton”, noto per simulare, a fine match, una telefonata. Fognini ha modificato il canovaccio a modo suo: gesto di una cornetta avvicinata all’orecchio e “telefonata” bruscamente interrotta. Un gesto che in molti hanno interpretato, andando probabilmente neanche troppo lontano dalla realtà, come un riferimento non assolutamente casuale alle scelte di Filippo Volandri.
Fabio Fognini era stato escluso a favore di Andrea Vavassori, con tanto di spiegazione da parte di Volandri che, senza mezzi termini, aveva definito “ingrato” il tennista escluso. Una scelta, per stesse parole del tecnico, motivata da un rendimento che negli ultimi mesi non rispondeva, a suo giudizio, a canoni soddisfacenti per una convocazione in vista di un torneo come la Davis. Volandri ha ritenuto che Fognini non avesse l’integrità fisica e le motivazioni sufficienti per far parte della squadra chiamata a giocarsi il passaggio alla fase finale contro Canada, Cile e Svezia. Quanto basta per scatenare una serie di polemiche che, come consuetudine nello sport versione 2.0, viaggiano a velocità supersonica sull’autostrada dei social.
Ognuno ha detto la sua. Corrado Barazzutti ha immediatamente puntato contro le parole di Volandri: “Fognini sotto la mia gestione è sempre stato trattato come gli altri e capisco che ne abbia potuto risentire”. Barazzutti ha inteso le parole del capitano azzurro come un riferimento personale e non ha perso tempo per replicare, senza farsi mancare nulla: “Volandri che dà lezioni di comportamento e che fa insinuazioni false completamente fuori luogo fa un po’ sorridere. Mi dispiace se non è in grado di gestire una squadra e non ha nessuna capacità di relazionarsi con i giocatori”. Anche Andreas Seppi si è schierato dalla parte di Fognini. È noto che l’ex tennista avrebbe voluto chiudere la carriera giocando uno dei due tornei in Italia, ma la Federazione non gli ha rilasciato una wild card. Scelta mal digerita e tantomeno dimenticata. E non è casuale neanche il “cinguettio” rivolto a Fognini. Parole dall’eloquente retro pensiero polemico: “Abituati. Purtroppo dimenticano velocemente”. In tutto ciò, si giocherebbe anche a tennis e l’Italia sarà a Bologna senza stelle e in un ambiente condizionato più dal rumore degli assenti che da chi scenderà in campo e cercherà di onorare la maglia azzurra.
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