Tennis, come cambia l’assegnazione del punteggio nel circuito ATP

Il tennis si prepara a una nuova mini rivoluzione. Cambiano le assegnazioni dei punteggi che determineranno la classifica nel ranking ATP. Una scelta che da una parte garantirà maggiore equilibrio, ma anche un considerevole premio a chi arriverà in fondo ai tornei.

ATP, come e cosa cambia nell’assegnazione del punteggio

Novak Djokovic
Immagine | Epa

Come è possibile vedere dal sito ufficiale dell’ATP, vi sono diverse e importante novità che riguarderanno l’assegnazione dei punti al singolare. Una scelta dettata dall’innalzamento a 96 giocatori per gli eventi Masters 100 (prima erano 56) nonché per rivedere la distribuzione e la competitività di alcuni tornei challenger dove invece vi sarà un ritocco verso il basso. Si parte da un minimo comune denominatore. Dai 250 fino ai Major, il punteggio sarà più alto sin dai primi turni. Nei tornei del Grande Slam, chi arriverà al primo turno riceverà 10 punti. 50, 100, 200 punti rispettivamente per il secondo, terzo e quarto round. Si alza significativamente la quota per quarti di finale (400, + 40 rispetto al 2023) semifinale (800, + 80 rispetto alla scorsa stagione) e 1300 (+100) per chi arriva in finale. Il vincitore riceverà 2000 punti. Ritoccati, verso l’alto, anche gli ATP Masters: 10 nei tabelloni a 96 giocatori per il primo turno, quindi 30, 50, 100, 200, 400, 650 e 1000 per il vincitore. Per gli ATP 500 invece 25,50, 100, 200,300 e 500 per il vincitore. Nei 250, 13 25,50,100, 165 e 250 al vincitore.

I Challenger: decrescita e difficoltà

Decrescita invece per i Challenger, che si dividono in cinque categorie. 50, 75, 100, 125 e 175 e che spesso erano il percorso più “morbido” per tennisti in cerca di una classifica e di una carriera perlomeno dignitosa. La rivisitazione riguarda tutte le categorie e vi sarà una perfetta corrispondenza fra punti assegnati al vincitore e categoria del torneo. Dunque, chi vincerà un “50” riceverà 50 punti in classifica, chi un “175”, appunto 175. Questo ovviamente renderà assai più complesso l’accesso alla top 100 e con ogni probabilità costerà tantissimo a chi faceva di queste competizioni il proprio territorio di caccia per il ranking. Tuttavia, nel calendario 2024 vi è l’introduzione di cinque tornei challenger 175. Da qualunque punto di vista si voglia osservare la nuova normativa, appare evidente che si tratta di una svolta molto significativa che potrebbe essere parecchio incidente, ridisegnando i rapporti di forza fra i vari tennisti sia nelle altissime posizioni sia nella “popolatissima” fascia di media borghesia della racchetta.

 

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