Tennis: Bolelli e Vavassori in semifinale doppio a Pechino

epa11606567 Andrea Vavassori (pictured) and Simone Bolelli of Italy play against Wesley Koolhof and Botic van de Zandschulp of the Netherlands during the Davis Cup Finals Group A match between Italy and the Netherlands in Bologna, Italy, 15 September 2024. EPA/MAX CAVALLARI

Qualificazione alla semifinale al China Open per Simone Bolelli e Andrea Vavassori

Simone Bolelli e Andrea Vavassori hanno raggiunto una significativa pietra miliare nel loro percorso professionistico, qualificandosi per la semifinale del torneo di doppio al China Open, uno degli eventi ATP 500 che si disputa sulle superfici veloci del cemento presso l’Olympic Green Tennis Center di Pechino. La coppia italiana ha dimostrato una forma eccellente, superando con un netto 6-0, 7-5 la coppia formata dal kazako Alexander Bublik e dallo spagnolo Pedro Martinez nei quarti di finale.

Analisi del match

Il match ha evidenziato la solida sinergia tra Bolelli e Vavassori, che hanno dominato il primo set senza concedere alcun gioco agli avversari. Nel secondo set, tuttavia, la partita si è fatta più equilibrata, con scambi più lunghi e un risultato meno scontato. Nonostante ciò, gli italiani hanno mantenuto la calma e hanno chiuso il set 7-5, assicurandosi un posto nella fase successiva del torneo.

Prossimi avversari

Il prossimo avversario per Bolelli e Vavassori sarà la coppia composta dall’olandese Wesley Koolhof e dal croato Nikola Mektic. Questi ultimi hanno mostrato le loro abilità sconfiggendo Flavio Cobolli e Lorenzo Musetti con un punteggio di 6-4, 7-5 in un’altra partita dei quarti di finale. Koolhof e Mektic sono noti per la loro forte coesione e tattiche in campo, il che suggerisce che la semifinale sarà un incontro estremamente competitivo e avvincente.

Focus sul singolare

Oltre al doppio, il China Open ha visto anche azioni notevoli nel singolare. In particolare, Flavio Cobolli, dopo essere stato eliminato nel doppio, si prepara ad affrontare un altro ostacolo nel singolare, dove incontrerà il russo Daniil Medvedev nei quarti di finale. Medvedev, ex numero uno del mondo e finalista di diversi tornei del Grande Slam, rappresenta una sfida formidabile. La sua capacità di adattarsi rapidamente a diverse superfici e il suo stile di gioco aggressivo lo rendono un avversario temibile.

Impatto del torneo e prospettive future

Il torneo di Pechino continua quindi a offrire spettacolo e emozioni, sia nel singolare che nel doppio, attirando l’attenzione degli appassionati di tennis di tutto il mondo. La performance di Bolelli e Vavassori, in particolare, dimostra l’elevato livello di tennis italiano nel circuito del doppio, una disciplina che talvolta può essere oscurata dal più seguito singolare.

Per Bolelli e Vavassori, la semifinale rappresenta non solo una chance per avanzare alla finale di uno dei tornei più prestigiosi del circuito ATP, ma anche l’opportunità di consolidare il loro status come una delle coppie più promettenti e affiatate del tennis doppio internazionale. Con la giusta concentrazione e la continua sinergia che hanno mostrato fino a ora, hanno tutte le carte in regola per aspirare al successo finale.

Ogni match in questo stadio avanzato del torneo promette di essere carico di tensione e di momenti memorabili, e gli appassionati di tennis saranno sicuramente incollati ai loro schermi per seguire le vicende di questi atleti eccezionali. Con avversari del calibro di Koolhof e Mektic, il percorso di Bolelli e Vavassori verso la finale non sarà facile, ma è sicuramente entro le loro possibilità.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Lavorare alla Gazzetta dello Sport è stato come entrare in un paese delle meraviglie sportive. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,