L’Arabia Saudita, conquistata l’organizzazione dei mondiali del 2032, non si ferma: il paese mediorientale continua nei suoi molteplici sforzi per assicurarsi il ruolo di attore protagonista nello scenario dello sport internazionale e il prossimo obiettivo è il tennis.
Il ricchissimo paese asiatico ha già chiuso l’accordo per l’organizzazione delle prossime Next Gen Finals che si giocheranno dal 28 novembre al 2 dicembre. Oltre al torneo che riunisce gli otto migliori tennisti al di sotto dei 21 anni, l’Arabia ha già allargato i propri orizzonti concentrandosi su un torneo di calibro superiore. In questa ottica, si è concentrato sui Masters 1.000 di Madrid e Miami. Secondo quanto riportato in Spagna e negli Stati Uniti, le autorità saudite stanno discutendo da più di un anno con i dirigenti senior del tennis su possibili investimenti. L’ingresso dell’Arabia Saudita, fra l’altro, sarebbe ben gradito poiché sia l’ATP che la WTA eviterebbero la creazione di un circuito parallelo, come è accaduto nel golf.
Il potenziale economico dell’Arabia Saudita e il desiderio del Paese di attrarre sport di alto livello all’interno dei suoi confini rappresentano, insieme, una tentazione e una minaccia per i professionisti della racchetta. Al netto delle infinite potenzialità economiche, restano alcune ombre difficili da cancellare con libretti di assegni a fisarmonica. Nel circuito, soprattutto fra le donne, c’è un certo scetticismo neanche troppo latente su un paese che è stato spesso al centro delle polemiche per la gestione dei diritti umani e di genere. Tuttavia, in riva al Golfo Persico non si scompongono più di tanto, forti di una capacità economica ineguagliabile. Non a caso si sono avviate le trattative con la IMG, proprietaria dei Master 1000 di Miami e di Madrid, nonché rappresentante di alcune delle stelle più brillanti del firmamento tennistico.
Nonostante l’Arabia Saudita non sia ancora riuscita a mettere le mani su alcun torneo importante, si è comunque già assicurata un buon tennis. Oltre alle finali della Next si è anche assicurata un test match niente male: ovvero una esibizione fra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz che con ogni probabilità si presenteranno all’appuntamento del prossimo anno da numero uno e due del ranking ATP, aprendo la stagione con un match di esibizione prima di recarsi in Australia per preparare il tour in vista del primo Grande Slam della stagione. Insomma, il dado è stato più che tratto.
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