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Tecchi rivela: ‘Malagò avrebbe dovuto guidare il Coni a vita’

Durante la 98/a assemblea nazionale ordinaria della Federazione Ginnastica d’Italia, Gherardo Tecchi, presidente uscente della Federginnastica, ha espresso un chiaro e sentito riconoscimento nei confronti di Giovanni Malagò, attuale presidente del Coni. Tecchi ha affermato: “Malagò ha difeso lo sport dalle intromissioni indebite e messo sempre gli atleti al centro del progetto. Io gli avrei fatto condurre il Coni a vita. È stato il migliore, secondo solo a Giulio Onesti. La storia gliene darà merito”. Queste parole non solo evidenziano il rispetto di Tecchi per il lavoro svolto da Malagò, ma anche la sua visione su come la governance sportiva dovrebbe essere strutturata in Italia.

Riforme e sfide dello sport italiano

Malagò, in carica dal 2013, ha portato avanti una serie di riforme che hanno cercato di rilanciare lo sport italiano, affrontando sfide come la gestione delle risorse e il supporto agli atleti. La sua capacità di navigare tra le difficoltà politiche e burocratiche ha reso il Coni un’istituzione che cerca di rimanere lontana dalle interferenze esterne, focalizzandosi invece sul benessere e sulla crescita degli sportivi.

Tecchi ha anche messo in evidenza l’importanza della sinergia tra la Federazione Ginnastica e Sport e Salute, un ente fondamentale per la promozione del movimento e della salute in un contesto nazionale sempre più preoccupato per il fenomeno della sedentarietà e dei disturbi alimentari. Ha dichiarato: “Abbiamo lavorato insieme per affrontare queste sfide”, sottolineando che il loro impegno è stato riconosciuto con un incremento del 15% nei contributi, un risultato che testimonia l’efficacia delle politiche attuate.

Il supporto istituzionale e i successi sportivi

Il ministro per lo sport e i giovani, Andrea Abodi, e quello dell’economia, Giancarlo Giorgetti, sono stati citati da Tecchi come figure cruciali nel supporto allo sport italiano. Giorgetti, in particolare, ha contattato Tecchi da Parigi per congratularsi dei successi ottenuti dalla nazionale azzurra, un gesto che evidenzia l’importanza dei risultati sportivi anche a livello politico. L’attenzione dei ministri verso il mondo dello sport è fondamentale per garantire investimenti e sviluppo, soprattutto in un periodo in cui l’Italia si prepara ad affrontare eventi sportivi di grande rilevanza internazionale, come le Olimpiadi e i Campionati mondiali.

Il bilancio di Tecchi è decisamente positivo: “Il 2024 è stato un anno strepitoso in cui siamo riusciti a vincere tutto il possibile”. Questa affermazione riflette non solo i successi individuali degli atleti italiani, ma anche il lavoro collettivo che ha portato la ginnastica italiana a livelli di eccellenza. La preparazione e l’impegno degli atleti, insieme al supporto delle federazioni e degli enti governativi, hanno creato un ambiente fertile per la crescita e la competizione.

Il futuro della ginnastica italiana

Tecchi ha anche parlato del suo successore, Andrea Facci, descrivendolo come una figura di grande talento, passione e dedizione. “Ho visto il talento, il fuoco e la passione in lui”, ha affermato, sottolineando come la scelta di Facci come team manager fosse già un segno della sua lungimiranza. Facci, già noto nel mondo della ginnastica, avrà il compito di portare avanti il lavoro svolto da Tecchi, affrontando le sfide future con la stessa determinazione e visione.

La Federazione Ginnastica si trova oggi in una posizione invidiabile, con conti in ordine e un palmarès che parla chiaro. I successi ottenuti negli ultimi anni, sia a livello nazionale che internazionale, hanno contribuito a riaccendere l’interesse per la ginnastica e a ispessire il numero di giovani atleti che si avvicinano a questo sport. L’impegno nel promuovere la ginnastica tra le nuove generazioni è cruciale, specialmente in un’epoca in cui la tecnologia e lo stile di vita sedentario possono allontanare i giovani dall’attività fisica.

In conclusione, il messaggio di Tecchi è chiaro: la strada da percorrere è ancora lunga, ma con una federazione in salute, un nuovo leader pronto a prendere le redini e un supporto istituzionale crescente, il futuro della ginnastica italiana sembra destinato a brillare.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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