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Tar annulla la multa da oltre 4 milioni dell'Antitrust alla Figc: cosa significa per il calcio italiano? - ©ANSA Photo
Il recente annullamento della sanzione di oltre 4 milioni di euro da parte del Tar del Lazio nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC) ha suscitato un ampio dibattito nel mondo del calcio. La sanzione era stata imposta dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM) a causa di presunti abusi di posizione dominante nel mercato delle competizioni calcistiche giovanili. Questa decisione del tribunale segna un punto cruciale nel dibattito sulla governance del calcio giovanile in Italia e sul ruolo degli Enti di Promozione Sportiva (EPS).
Le accuse contro la FIGC
L’AGCM aveva accusato la FIGC di aver cercato di escludere gli EPS dal mercato delle competizioni giovanili, limitando così le opportunità per i giovani atleti. Le accuse si basavano su una comunicazione da parte di un EPS che segnalava comportamenti anti-concorrenziali da parte della Federazione. Le principali accuse includevano:
- Abuso di posizione dominante nel settore delle competizioni giovanili.
- Tentativi di estendere il controllo della FIGC anche sui tornei ludico-amatoriali.
- Ostruzione dell’ingresso degli EPS nel mercato delle competizioni giovanili.
La sentenza del Tar
Nella sua sentenza, il Tar ha esaminato attentamente le prove presentate e ha sottolineato che non vi era stata alcuna contestazione ufficiale delle azioni della FIGC da parte di società affiliate. Inoltre, i giudici hanno evidenziato che le accuse di abuso di posizione dominante non erano supportate da prove sufficienti. Tra i punti chiave della sentenza si possono elencare:
- L’assenza di contestazioni ufficiali da parte delle società.
- La mancanza di motivazioni adeguate da parte dell’AGCM.
- L’analisi dei dati econometrici che contraddicevano le affermazioni dell’AGCM.
Implicazioni per il calcio giovanile
La decisione del Tar non solo ha annullato la sanzione, ma ha anche sollevato interrogativi significativi sulla governance del calcio giovanile in Italia. La FIGC, guidata dal presidente Gabriele Gravina, ha espresso soddisfazione per la sentenza, ribadendo l’importanza di garantire un ambiente sicuro e stimolante per i giovani atleti. Alcuni punti da considerare includono:
- La necessità di un dialogo costruttivo tra la FIGC e gli EPS.
- L’importanza di mantenere standard elevati nella sicurezza e nella formazione degli allenatori.
- La possibilità di una maggiore trasparenza e comunicazione tra le entità coinvolte nel calcio giovanile.
In conclusione, l’annullamento della sanzione rappresenta un’opportunità per la FIGC di rivedere le proprie strategie e lavorare verso un futuro più collaborativo nel panorama calcistico giovanile italiano. La questione non riguarda solo l’economia, ma anche l’equità e l’inclusione nel mondo dello sport, assicurando che tutti i giovani atleti abbiano accesso a opportunità di crescita e competizione.