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Taekwondo: successi agli europei u21 con oro e bronzo per gli azzurri

Il Taekwondo italiano ha recentemente raggiunto un traguardo straordinario agli European U21 Championships 2024 che si stanno svolgendo a Sarajevo. Con prestazioni eccezionali, gli atleti azzurri hanno dimostrato il loro talento e la loro determinazione, portando a casa una doppietta nella categoria -63 kg. Dennis Baretta ha conquistato la medaglia d’oro, affermandosi come Campione d’Europa, mentre il suo compagno di squadra Ludovico Iurlaro ha ottenuto un meritato bronzo. Questi risultati non solo evidenziano le capacità dei giovani atleti italiani, ma anche la crescita del Taekwondo nel nostro paese.

Il trionfo di Dennis Baretta

Dennis Baretta ha mostrato una tecnica impeccabile e una determinazione straordinaria durante il suo percorso nel torneo. La finale contro il polacco Mateus Chrzanowski è stata una vera e propria prova di forza, conclusa con un punteggio di 2-0. I parziali di 10-9 e 3-2 hanno dimostrato il predominio di Baretta sul tatami. Questo successo è il culmine di un cammino che lo ha visto affrontare avversari di alto livello. In particolare, la semifinale contro Iurlaro è stata un match da ricordare, con Baretta che ha prevalso con punteggi netti di 27-14, 23-16 e 27-4, evidenziando non solo la sua superiorità, ma anche il rispetto tra compagni di squadra.

La performance di Ludovico Iurlaro

Nonostante la sconfitta in semifinale, Ludovico Iurlaro ha dimostrato di essere un atleta di grande valore. Il suo percorso verso la medaglia di bronzo è iniziato con prestazioni convincenti nelle fasi di qualificazione, dove ha battuto avversari provenienti da Cipro, Bielorussia e Bulgaria. La semifinale contro Baretta, sebbene difficile, ha rappresentato un’importante opportunità di crescita. La conquista del bronzo è un traguardo significativo, che lo motiva a continuare a migliorare e a puntare a nuovi successi in futuro.

Le atlete italiane in competizione

Nella categoria femminile -67 kg, Giulia Maggiore ha raggiunto gli ottavi di finale, superando la svedese Alva Caspersson, ma il suo percorso si è interrotto contro la polacca Justyn Kowalkowsa, un’avversaria di grande esperienza. Anche Alexandra Boccadamo ha affrontato una dura battaglia, ma è stata eliminata al primo turno dalla polacca Tatiana Tomczak. Le prestazioni di queste giovani atlete, sebbene con risultati diversi, rappresentano un passo importante nella loro carriera e nella crescita del Taekwondo femminile in Italia.

Questi Europei U21 sono un’importante vetrina per i giovani atleti di Taekwondo, offrendo loro l’opportunità di mettersi alla prova in un contesto internazionale. I successi di Baretta e Iurlaro testimoniano l’impegno e la dedizione degli atleti italiani e del loro staff tecnico, che lavorano instancabilmente per preparare i giovani talenti a competizioni di alto livello. La crescita del Taekwondo in Italia è evidente, con un numero sempre crescente di partecipanti e un livello di competizione in continua evoluzione.

Domani, il programma prevede la partecipazione di altri sei atleti italiani, pronti a proseguire la loro corsa verso il medagliere. La squadra italiana di Taekwondo è determinata a dimostrare il proprio valore e a portare a casa ulteriori successi, continuando a scrivere la storia di questo sport nel nostro paese. Con il supporto della federazione e la passione degli atleti, il futuro del Taekwondo italiano appare luminoso e promettente.

La presenza di Baretta e Iurlaro sul podio non è solo una vittoria personale, ma un simbolo di speranza e motivazione per molti giovani sportivi che sognano di raggiungere traguardi simili. Il Taekwondo non è solo un’arte marziale, ma anche una scuola di vita che insegna disciplina, rispetto e perseveranza. Con ogni medaglia conquistata, gli atleti italiani non solo elevano il proprio profilo, ma anche quello di un’intera nazione, ispirando le future generazioni di taekwondoka.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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