L’ultima giornata degli Europei Under 21 di Taekwondo a Sarajevo ha visto l’Italia brillare nel panorama europeo. Dopo il trionfo di Dennis Baretta, che ha conquistato una medaglia d’oro, il medagliere italiano si è arricchito ulteriormente con l’argento di Mattia Molin nella categoria +87 kg e il bronzo di Elisa Bertagnin nella -46 kg. Con un totale di quattro medaglie, l’Italia ha dimostrato di essere una potenza emergente nel Taekwondo, confermando il valore e il talento dei giovani atleti italiani.
Il percorso di Mattia Molin
Mattia Molin, un giovane di 19 anni originario di San Donà di Piave, ha avuto un percorso impressionante nella categoria +87 kg. La sua avventura agli Europei è iniziata con un incontro contro il tedesco Keri Kuecueksungur, dove ha mostrato grande determinazione e abilità, vincendo con un punteggio di 2-1. Questo primo successo gli ha aperto le porte ai quarti di finale, dove ha affrontato lo spagnolo Ivan Mediavilla, dimostrando la sua superiorità con una vittoria per 2-0. La semifinale ha visto Molin opporsi al bielorusso Aliaksei Tarchyla, concludendo anche questo incontro con un punteggio di 2-0, assicurandosi così un posto in finale.
La finale si è rivelata una battaglia dura contro il russo Nikita Kriuchkov. Nonostante l’inizio difficile, con Molin che ha perso il primo round per 3-8, ha cercato di recuperare nel secondo round. Tuttavia, Kriuchkov ha mantenuto il controllo dell’incontro, chiudendo il match con un punteggio di 11-2, relegando l’azzurro al secondo posto e conferendogli il titolo di vicecampione d’Europa. Questo risultato è un chiaro segnale del potenziale di Molin e della sua capacità di competere a livelli altissimi.
La prestazione di Elisa Bertagnin
Elisa Bertagnin, che ha gareggiato nella categoria -46 kg, ha dimostrato straordinarie abilità tecniche e grande determinazione. Il suo percorso verso il podio è iniziato con una vittoria convincente contro Michaela Kaminska, in cui ha ottenuto un punteggio di 2-0. Questo è stato seguito da ulteriori successi, tra cui:
- Vittoria contro Ingrid Gab Busuioc agli ottavi.
- Vittoria ai quarti contro Evgeniia Puchkina, sempre con un punteggio di 2-0.
- Semifinale contro la turca Hayrunnisa Gurbyz, in un incontro molto combattuto.
Nonostante lo sforzo, l’azzurra ha dovuto cedere il passo, chiudendo l’incontro con un punteggio di 0-2. Tuttavia, grazie al suo percorso, ha conquistato una meritata medaglia di bronzo, un risultato che evidenzia la crescita del Taekwondo femminile in Italia.
Il contributo di Davide Lupo
In aggiunta ai successi di Molin e Bertagnin, un altro atleta italiano, Davide Lupo, ha dato prova di grande talento nella categoria -68 kg. Dopo un inizio brillante, è stato purtroppo eliminato nei quarti di finale in un incontro serrato contro il turco Eren Odemir, che si è concluso con un punteggio di 1-2. Nonostante la delusione, il suo cammino nella competizione ha mostrato che anche lui è un atleta da tenere d’occhio per il futuro.
Il totale di quattro medaglie conquistate dall’Italia – l’oro di Dennis Baretta, l’argento di Mattia Molin e i bronzi di Ludovico Iurlaro ed Elisa Bertagnin – sottolinea l’importante lavoro svolto dalle federazioni e dai tecnici, che continuano a investire nel vivaio e nella formazione degli atleti. Questo risultato non è solo un traguardo individuale, ma rappresenta anche un segnale di come il Taekwondo italiano stia diventando sempre più competitivo a livello internazionale.
La partecipazione agli Europei U.21 di Sarajevo non è solo un’opportunità per gli atleti di mettersi alla prova, ma è anche un’occasione per raccogliere esperienza e sviluppare ulteriormente le loro capacità. La presenza di giovani talenti come Mattia Molin ed Elisa Bertagnin promette un futuro luminoso per il Taekwondo italiano, mentre la federazione continua a sostenere e promuovere questa disciplina, contribuendo a costruire un movimento sempre più forte.
La crescita del Taekwondo in Italia è evidente, e con i risultati ottenuti in questa competizione, è chiaro che gli azzurri sono pronti a scalare ulteriori vette nel panorama internazionale. Gli Europei U.21 hanno dimostrato, ancora una volta, che il talento italiano è in grado di competere con i migliori d’Europa, offrendo un motivo di orgoglio per tutti gli appassionati e per il movimento sportivo nazionale.