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Swiatek penalizzata, Sabalenka conquista la vetta del ranking WTA

Nel mondo del tennis femminile, la competizione per il primo posto nella classifica WTA si arricchisce di nuovi capitoli, con Aryna Sabalenka che riconquista la vetta, scalzando momentaneamente Iga Swiatek. Questo cambio di guardia è avvenuto in un contesto caratterizzato da regole e circostanze che hanno influenzato il ranking mondiale, con Sabalenka che si dimostra ancora una volta una delle giocatrici più determinate e resilienti del circuito.

Aryna Sabalenka, nata a Minsk 26 anni fa, è una figura di spicco nel tennis femminile, conosciuta per il suo stile di gioco aggressivo e per la sua determinazione in campo. Dopo aver già assaporato il primo posto in classifica mondiale nel settembre 2023, Sabalenka ha vissuto un 2024 difficile e drammatico, segnato dalla tragica morte del suo ex fidanzato, Konstantin Koltsov. Nonostante questo evento sconvolgente, che avrebbe potuto compromettere la carriera di chiunque, Sabalenka è riuscita a canalizzare il dolore in una forza interiore che l’ha portata a ritornare in vetta.

La rinascita di Sabalenka

La rinascita di Sabalenka è stata facilitata anche da una controversa regola del circuito WTA, che richiede alle giocatrici di partecipare ad almeno 16 eventi, tra cui 10 tornei di categoria 1000 e 6 di categoria 500, oltre ai quattro Slam. Chi non rispetta questa regola subisce una penalizzazione nei punti del ranking. Questo è esattamente ciò che è accaduto a Iga Swiatek, la quale ha partecipato a soli 13 tornei, vedendosi sottrarre 120 punti cruciali, mentre Sabalenka ha perso solo 10 punti per non aver rispettato lo stesso obbligo.

Prestazioni eccezionali

Nonostante le regole possano sembrare ingiuste, Sabalenka ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo di numero uno, con prestazioni eccezionali che l’hanno vista trionfare agli Australian Open e agli US Open, consolidando il suo dominio sui campi in cemento. La bielorussa, paragonata a Jannik Sinner per la sua determinazione e il suo talento, ha trovato nel giovane tennista italiano un parallelo interessante: entrambi hanno raggiunto il numero uno del mondo nello stesso periodo, entrambi sono campioni di Slam, ed entrambi condividono una tenacia che li porta a dominare il proprio sport.

Crescita mentale e tecnica

Il sorpasso di Sabalenka su Swiatek non è solo una questione di punti o regolamenti. La bielorussa ha dimostrato una crescita mentale e tecnica che l’ha resa una giocatrice più completa e pericolosa. La sua capacità di superare le avversità, di trasformare la rabbia e il dolore in energia positiva, le ha permesso di compiere una rimonta spettacolare nella seconda parte della stagione, colmando un divario di oltre 4.000 punti rispetto a Swiatek. Le vittorie consecutive e il terzo titolo Slam agli US Open sono la prova tangibile della sua ritrovata superiorità.

Sfida nelle WTA Finals

La sfida per il primo posto nella classifica WTA si concluderà nelle WTA Finals, che si terranno per la prima volta a Riad, in Arabia Saudita, una decisione che ha suscitato polemiche e dibattiti. Swiatek, che l’anno scorso ha vinto le Finals da imbattuta, avrà un compito arduo nel tentare di riconquistare il trono contro una Sabalenka più motivata che mai. Aryna, con il suo sguardo determinato e la sua rinnovata consapevolezza, rappresenta una minaccia concreta per chiunque osi sfidarla.

Una rivalità affascinante

In questo scenario, il tennis femminile si arricchisce di una rivalità affascinante tra due delle migliori giocatrici del circuito. La lotta tra Sabalenka e Swiatek è destinata a regalare emozioni e sorprese, con entrambe le atlete pronte a dare il massimo per dimostrare di essere la vera regina del tennis mondiale. Sabalenka, con il suo spirito indomito, sembra avere tutte le carte in regola per mantenere il suo posto al vertice, ma nel tennis, come nella vita, nulla è mai scontato.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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