Lautaro Martínez si distingue come uno dei calciatori più talentuosi della sua generazione, capace di influenzare le partite e di segnare con grande facilità. Tuttavia, la sua carriera presenta un curioso dualismo: mentre con la nazionale argentina si trasforma in un autentico supereroe, con l’Inter vive momenti di grande difficoltà. Questa contraddizione rappresenta una sfida sia per lui che per i suoi allenatori.
Lautaro con la nazionale argentina
Quando Lautaro indossa la maglia dell’Argentina, il suo rendimento si eleva a livelli straordinari. La sua prestazione nella finale di Coppa America del 15 luglio 2021 è stata decisiva: subentrato a un Julian Alvarez in difficoltà, ha segnato il gol che ha regalato la vittoria all’Albiceleste. Da quel momento, Lautaro è diventato un titolare indiscutibile nella nazionale, relegando Alvarez a un ruolo secondario. I numeri parlano chiaro:
- Ha realizzato 11 gol in 16 partite con l’Argentina.
- Ha una media di un gol ogni 79 minuti.
Questo rendimento è stato ulteriormente evidenziato dalla sua recente prestazione contro il Perù, dove ha segnato un gol spettacolare, consolidando il suo status di punta di diamante dell’attacco argentino. Con questo gol, Lautaro è entrato nella Top 5 dei marcatori all-time dell’Argentina, superando leggende come Higuain e Di Maria.
La crisi con l’Inter
La situazione cambia drasticamente quando Lautaro indossa la maglia dell’Inter. In questa stagione, ha realizzato solo 5 gol in 12 partite di campionato, un dato che stride con le sue prestazioni in nazionale. I gol sono arrivati principalmente contro squadre di livello inferiore, mentre in incontri di prestigio, come quelli contro Napoli, Juventus e Milan, Lautaro è risultato completamente assente.
- Ha impiegato 902 minuti per segnare 5 gol con l’Inter.
- Con l’Argentina, ha bisogno di soli 222 minuti per realizzarne 11.
Questa differenza di 680 minuti è rappresentativa della sua crisi di rendimento in Serie A. La sua percentuale realizzativa è scesa dal 37% con l’Argentina al 16,2% con l’Inter, sollevando interrogativi sul suo status di attaccante titolare.
La concorrenza interna
Un ulteriore fattore da considerare è il ruolo di Thuram, che ha preso piede come bomber principale dell’Inter, segnando più gol di Lautaro in questo avvio di stagione. Nonostante entrambe le punte stiano attraversando un periodo di secca, il francese sembra avere una maggiore capacità di incidere, lasciando Lautaro a combattere non solo con la sua crisi personale, ma anche con la concorrenza interna.
La domanda ora è se Lautaro sarà in grado di ritrovare la sua forma migliore con l’Inter. La sua carriera è stata caratterizzata da alti e bassi, e ora è chiamato a dimostrare il suo valore anche nelle partite di club. È evidente che il Toro ha bisogno di rimettersi il mantello di Superman, abbandonando l’immagine di Clark Kent che sembra prevalere nell’ambito dell’Inter.
In un mondo calcistico sempre più competitivo, Lautaro deve affrontare la pressione dei risultati e le aspettative dei tifosi, desiderosi di rivedere il “supereroe” del campo. L’Inter ha bisogno di lui al massimo della forma, e Lautaro ha dimostrato di poter essere decisivo. La sfida ora è capire come recuperare quella scintilla che lo ha reso un punto di riferimento in nazionale e trasformarla in prestazioni di alto livello con la sua squadra di club.