La stella di calcio mondiale ha rischiato davvero grosso. Tanta paura per quello che poteva succedere.
Non avere del tutto coscienza di quello che sta accadendo e temere di non riuscire a farcela può essere pesante, soprattutto perché si teme che nessuno possa aiutarci davvero. Allo stesso tempo, però, risollevarsi da soli può essere complesso, specialmente se si è reduci da una fase difficile e si percepisce di non avere la forza necessaria. Le dichiarazioni fanno piuttosto scalpore.
Situazioni simili sono più comuni di quanto si possa pensare, non solo a molti di noi che si trovano alle prese con problemi più o meno grandi da gestire nella nostra quotidianità. Per la prima volta a parlarne è una stella che ha scritto pagine importanti nella storia del calcio. L’ex calciatore ha raccontato le sue difficoltà, è stata davvero per lui.
Parlare apertamente di un momento difficile che si sta affrontando non è mai semplice per nessuno, anche per chi solitamente ha un carattere piuttosto aperto. E’ quello che è accaduto a una stella del nostro calcio, che si è sentito di dire solo oggi cosa abbia provato poco prima di dare l’addio al calcio. Il suo racconto è davvero agghiacciante, oltre che inaspettato.
Si tratta di Sergio Aguero, che vanta una carriera importantissima, in cui ha avuto modo di militare in top club importanti come Manchester City e Barcellona, che è arrivato a temere per la sua vita in occasione della sua ultima partita da professionista.
“Era come se stessi per svenire“, ha raccontato a Clank Media, riferendo di avere avvertito tachicardia, dolori al petto e vertigini, che lo hanno spaventato non poco, al punto tale da chiedere il cambio al suo allenatore. Non erano sensazioni casuali, poco dopo infatti in seguito ad alcuni accertamenti gli è stata diagnosticata un’aritmia cardiaca. Da li si è arrivato al ritiro anticipato al calcio per il talento argentino, che, è stato costretto a rinunciare anche ai Mondiali di calcio, poi vinti dalla sua Argrntina.
Sottovalutare quei sintomi era praticamente impossibile per Aguero, non solo perché non gli permettevano di continuare a disputare il match. Quello non era infatti il primo episodio simile, anche se in quell’occasione si era rivelato più forte, per questo non poteva che essere necessario sottoporsi ad accertamenti.
A quel punto chiedere aiuto è stato inevitabile, lo spavento era troppo forte: “Mi sentivo come se stessi annegando, sentivo pressione in testa, ma non avevo dolore – ha detto ancora -. Ho saltato per un colpo di testa, è partito un contropiede e ho iniziato ad avere le vertigini. Non riuscivo nemmeno a parlare, nonostante volessi farlo. A quel punto ho preso la mano del capitano dell’Alaves (la squadra avversaria, nsr) come per dire: ‘Ferma il gioco’. Nel momento in cui mi sono fermato ho sentito il mio cuore battere più forte, è stato a quel punto che è subentrato l’attacco di aritmia”. Un racconto che ancora oggi sconvolge tutti gli appassionati di calcio. Aguero ha detto addio al mondo del calcio e di tanto in tanto torna a raccontare il suo dramma.
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