Stangata senza precedenti, è UFFICIALE: sette anni di squalifica

Una sanzione così severa ha pochi eguali nel mondo dello sport, ma ormai è una decisione ufficiale alla luce di ogni verifica in merito all’accaduto.

È stato necessario l’intervento dell’agenzia anti-corruzione per ratificare la squalifica, che è stata poi ufficialmente assegnata allo sportivo. Saranno ben sette anni lontano dai campi per lui, ma la sanzione è stata estesa sebbene con entità diversa anche ad altri sette giocatori coinvolti. L’indagine ha richiesto tempo e verifiche prima di giungere all’amara conclusione, che fa sentire sotto choc gli atleti puniti.

Amareggiato e dispiaciuto, ma sicuramente non sorpreso è Maxence Broville, siccome l’ITIA aveva già comunicato una sanzione pesante in arrivo, lo scorso ottobre 2023. Tuttavia il tennista francese ha sperato fino all’ultimo che potesse essere una squalifica più breve, ma l’International Tennis Integrity Agency intende perseguire nel modo più severo possibile la sua attività di eliminazione della pratica del match fixing.

Si tratta della manipolazione e delle combine dietro le varie sfide, che falsificano la competizione oltre a essere chiaramente ed eticamente scorretti come comportamenti. L’agenzia anti-corruzione ha ricordato che i provvedimenti presi vietano qualsiasi contatto degli atleti col mondo del tennis. Quindi non potranno giocare né allenarsi o partecipare a eventi autorizzati o svolti sotto l’egida delle entità membri dell’ITIA, ovvero ATP, ITF, WTA, Australian Open, Roland Garros, Wimbledon, US Open e altre associazioni nazionali.

Squalifica di sette anni per match fixing: lui nega

Maxence Broville è stato squalificato per sette anni e ha ricevuto una multa da 5.000 dollari per non aver collaborato a un’indagine della ITIA. Dopo essere stato attenzionato a causa delle accuse di manipolazione di match disputatisi fra il 2017 e il 2018, il francese pare si sia rifiutato di sottoporre i propri dispositivi come il cellulare all’esame degli investigatori dell’agenzia anti-corruzione. Nonostante fosse giunta anche una richiesta scritta.

Ciò è stato un aggravante circa i sospetti oltre che un gesto che non ha attenuato le misure già stabilite di sanzione. L’ormai ex numero 708 al mondo ha continuato a negare le accuse in tutti i frangenti dell’indagine e perciò avrebbe rifiutato la collaborazione. Ad ogni modo la sua sospensione è entrata in vigore dal 20 giugno del 2023 e varrà fino al 19 giugno del 2030.

L’ha stabilito l’udienza che si è svolta lo scorso 5 gennaio 2024 davanti all’indipendente Charles ⁤Hollander ⁣che ha ritenuto Broville responsabile delle violazioni delle regole F.2.b e F.2.d del TACP.