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Sportelli aperti: la campagna sorprendente di evenepoel e bpost

Recentemente, il mondo del ciclismo è stato scosso da un incidente che ha coinvolto uno dei suoi atleti più promettenti, Remco Evenepoel. Questo giovane ciclista belga, vincitore di numerosi titoli e considerato uno dei futuri campioni del ciclismo mondiale, è stato vittima di un grave infortunio a causa di un contatto con la portiera di un furgone delle Poste Belghe (Bpost). Questo evento non solo ha messo in luce i rischi che i ciclisti devono affrontare sulle strade, ma ha anche innescato una campagna di sensibilizzazione volta a prevenire simili incidenti in futuro.

L’incidente è avvenuto il 3 dicembre scorso nei pressi di Bruxelles. Evenepoel, mentre si trovava in sella alla sua bicicletta, ha urtato la portiera di un’auto della Bpost, aperta improvvisamente da una postina. Il risultato è stato devastante: il ciclista ha riportato fratture multiple, tra cui una costola rotta, una scapola lesionata, una mano fratturata, e ha subito contusioni ai polmoni e una lussazione della clavicola destra. A causa di queste lesioni, Evenepoel dovrà affrontare un lungo periodo di recupero, con la speranza di tornare ad allenarsi solo alla fine di gennaio.

la campagna di prevenzione

In risposta a questo tragico episodio, Bpost ha deciso di collaborare con la R.Ev Academy, fondata dallo stesso Evenepoel, per lanciare una campagna di prevenzione contro gli incidenti causati dall’apertura degli sportelli delle auto, conosciuta anche come “dooring”. Questa campagna si propone di educare gli automobilisti sulla necessità di prestare attenzione prima di aprire le portiere, per evitare che altri ciclisti possano subire incidenti simili a quello vissuto dal campione belga.

Una delle misure principali di questa campagna sarà l’affissione di adesivi sui finestrini delle automobili, che raffigureranno l’immagine di Evenepoel stesso. Questi adesivi serviranno come promemoria visivo per gli automobilisti, invitandoli a controllare sempre la presenza di ciclisti e pedoni prima di aprire la portiera. Gli autisti di Bpost, che già seguono un protocollo di sicurezza noto come “tecnica olandese” — in cui si apre la portiera con la mano opposta per avere una visuale migliore — saranno i primi a ricevere questi adesivi, che verranno distribuiti su tutta la flotta aziendale.

obiettivi della campagna

La campagna ha l’obiettivo di sensibilizzare non solo i conducenti di veicoli commerciali, ma anche il pubblico in generale, sull’importanza di una maggiore attenzione e responsabilità quando si è alla guida. Secondo studi recenti, gli incidenti legati all’apertura delle portiere rappresentano una delle principali cause di infortunio per i ciclisti, specialmente in aree urbane dove il traffico è intenso e la convivenza tra veicoli e ciclisti è sempre più comune.

In Belgio, il ciclismo è uno sport molto popolare, e la sicurezza dei ciclisti è diventata una questione di grande rilevanza. Diverse organizzazioni e movimenti locali stanno lavorando per migliorare le infrastrutture stradali e per educare sia i ciclisti che gli automobilisti sulla sicurezza stradale. Questa campagna di sensibilizzazione, lanciata in seguito all’incidente di Evenepoel, si inserisce in un contesto più ampio di iniziative volte a promuovere un ambiente più sicuro per tutti gli utenti della strada.

il ruolo di remco evenepoel

La figura di Remco Evenepoel, con la sua notorietà e il suo status di campione, rappresenta un potente simbolo per questa causa. La sua esperienza personale, segnata da un infortunio così grave, può fungere da catalizzatore per il cambiamento e per una maggiore consapevolezza. La speranza è che, attraverso questa campagna e altre iniziative simili, si possano ridurre gli incidenti e garantire una maggiore sicurezza per i ciclisti, che ogni giorno affrontano le strade con il rischio di incidenti.

Infine, la campagna non si limita solo a una questione di sicurezza stradale; è anche un invito a riflettere sul ruolo della comunità nella protezione degli utenti più vulnerabili. Con la collaborazione tra atleti, aziende e cittadini, si può costruire un futuro in cui il ciclismo sia un’attività sicura e accessibile a tutti, senza il timore di incidenti che potrebbero compromettere la vita e la salute dei ciclisti.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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