Spiagge sicure: il protocollo d’intesa tra Fin e Sib per un’estate senza preoccupazioni

Spiagge sicure: il protocollo d'intesa tra Fin e Sib per un'estate senza preoccupazioni

Spiagge sicure: il protocollo d'intesa tra Fin e Sib per un'estate senza preoccupazioni - ©ANSA Photo

Stefano Cerulli

12 Marzo 2025

La sicurezza delle spiagge e la formazione degli assistenti bagnanti sono temi di fondamentale importanza per il settore turistico e per la salute pubblica in Italia. Recentemente, la Federazione Italiana Nuoto (FIN) e il Sindacato Italiano Balneari (SIB) hanno siglato un protocollo d’intesa quinquennale che punta a promuovere la cultura dell’acqua e a garantire la sicurezza sulle coste italiane. Questa iniziativa si colloca in un contesto più ampio di valorizzazione delle risorse turistiche e di protezione delle coste, che rappresentano una delle principali attrazioni del Paese.

Obiettivi del protocollo d’intesa

Il protocollo ha come scopo principale quello di:

  1. Favorire la diffusione della cultura dell’acqua nelle famiglie italiane, contribuendo alla crescita di una generazione consapevole e responsabile.
  2. Formare e professionalizzare gli assistenti bagnanti, figure chiave nella garanzia della sicurezza in acqua e sulle spiagge.

La FIN, con oltre un secolo di esperienza nella promozione delle discipline acquatiche, si distingue per la sua eccellenza nella formazione degli assistenti bagnanti, sia a livello nazionale che internazionale.

La responsabilità degli operatori balneari

Il presidente della FIN, Paolo Barelli, ha ribadito l’importanza di formare non solo campioni, ma anche cittadini capaci di nuotare e garantire la sicurezza personale e altrui. La sezione di nuoto per salvamento della FIN è riconosciuta a livello internazionale, fungendo da punto di riferimento per protocolli e regolamenti relativi alla formazione e all’aggiornamento degli assistenti bagnanti. Questo è particolarmente rilevante in un Paese come l’Italia, che vanta oltre 8.000 km di coste, laghi e fiumi.

L’accordo con il SIB è frutto di una condivisione di sensibilità e finalità, sottolineando l’importanza del settore balneare, che contribuisce al 13% del PIL nazionale. Le imprese associate al SIB accolgono 175 milioni di presenze all’anno, evidenziando la necessità di rendere le spiagge luoghi protetti e accoglienti.

Iniziative future per la sicurezza in mare

Antonio Capacchione, presidente del SIB, ha dichiarato che le aziende balneari sono sempre state impegnate a garantire che la balneazione avvenga in condizioni di massima sicurezza. Questa responsabilità implica che i balneari siano considerati fiduciari dello Stato, con obblighi amministrativi e civili in caso di inosservanza delle normative. La balneazione attrezzata italiana rappresenta un unicum nel panorama europeo e internazionale, rendendo le spiagge italiane tra le più sicure al mondo.

L’iniziativa tra FIN e SIB non solo mira a garantire un’accoglienza sicura e professionale, ma si propone anche di coinvolgere le nuove generazioni nella cultura del mare e della sicurezza. La formazione degli assistenti bagnanti diventa quindi un elemento di educazione e responsabilità sociale, fondamentale in un momento in cui il turismo è uno dei settori più colpiti dalla pandemia di COVID-19.

In sintesi, la sinergia tra la FIN e il SIB potrebbe rappresentare un modello da seguire per altre realtà, dimostrando che la cooperazione tra enti pubblici e privati può portare a risultati straordinari, a beneficio di tutti.

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