Spagna-Italia, oggi in scena l’ennesimo atto del “Clasico” degli Europei

Questa sera a Gelsenkirchen, l’Italia affronterà la Spagna nella seconda giornata del girone B di Euro 2024: storia e curiosità di una rivalità calcistica.

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Spagna-Italia, oggi l’ennesima sfida tra due delle nazionali più vincenti (Wigglesport.it)

Se dovessimo trovare un esempio di ciclicità nel mondo del calcio, questo potrebbe essere proprio Italia-Spagna, match che oggi si disputerà per l’ottava volta in un campionato Europeo rappresentando la gara che si è giocata più volte in assoluto nella competizione continentale.

Una sorta di “Clasico”, prendiamo in prestito un termine coniato proprio dagli iberici, che mette di fronte due delle Nazionali più importanti e titolate del continente con 5 Mondiali e altrettanti Europei collezionati in bacheca in due. Una sfida, dunque, affascinante e che potrebbe essere già decisiva per il girone: chi vince si assicura un pass per la fase ad eliminazione diretta ed il primo posto del gruppo B.

Spagna-Italia, una gara ricca di fascino e storia

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Spagna-Italia, i precedenti della sfida agli Europei (Wigglesport.it)

Siamo tutti pronti per raccoglierci nuovamente davanti a tv e maxi schermi per supportare la nostra Nazionale di calcio. Oggi alla Veltins-Arena di Gelsenkirchen va in scena Spagna-Italia.

Quella tra le Furie Rosse e gli Azzurri è una gara dal sapore speciale, non solo per lo spessore tecnico delle due squadre in campo, ma importante in chiave qualificazione: una vittoria permetterebbe il passaggio agli ottavi di finale con una giornata d’anticipo. Per gli uomini di Luciano Spalletti non sarà una passeggiata, anche se quella di oggi non è più la Spagna degli anni magici del tiki taka, composta da giocatori entrati di diritto nell’Olimpo del calcio come Xavi, Iniesta, Puyol e Pique. Un’armata in grado di spazzare via ogni avversario e mettere in bacheca due Europei ed un Mondiale in soli quattro anni.

La Nazionale spagnola, però, non va assolutamente sottovalutata considerate le pedine a disposizione dello scacchiere di Luis de la Fuente: dall’esperienza di Carvajal in difesa, alla qualità al centro del campo garantita da giocatori come Rodri e Pedri, dall’esplosività ed il talento dei due giovani esterni Nico Williams e Lamine Yamal sino alla freddezza del terminale offensivo Alvaro Morata, diventato il terzo capocannoniere nella storia degli Europei, dietro solo a Cristiano Ronaldo e Michel Platini.

L’Italia ha dimostrato di avere le carte in regola per mettere in difficoltà chiunque, anche questa Spagna, ma servirà dare tutto sul campo con coraggio e ambizione, così come è già accaduto in passato, ma senza smarrirsi troppo nei ricordi, anche se le statistiche di quello che è divenuto noto come il derby del Mediterraneo sono a nostro favore, almeno per quanto riguarda gli Europei. Tre le vittorie azzurre, due quelle degli spagnoli ed altrettanti i pareggi.

I precedenti

Italia-Spagna, come detto, rappresenta in assoluto la gara più disputata nel torneo ed è andata sempre in scena nelle ultime cinque edizioni: tutto iniziò il 12 giugno 1980, quando allo stadio San Siro di Milano, le due Nazionali si sfidarono nel girone B, ma nessuna delle due si impose consegnando alla storia uno 0-0 che in pochi ricorderanno. Otto anni più tardi, nella seconda giornata del Gruppo 1 del torneo, organizzato in Germania, un diagonale velenoso di Vialli, poco più di un quarto d’ora dal triplice fischio, regalò all’Italia la vittoria contro le Furie Rosse.

Da quella rete di Vialli passeranno altri 20 anni prima di rivedere le due compagini affrontarsi in un Europeo: il 22 giugno 2008, agli ottavi, gli errori di De Rossi e Di Natale dagli undici metri regalarono il passaggio del turno alla Spagna che poi si aggiudicò il torneo. Nell’edizione del 2012 ben due confronti, tra cui quello più doloroso per la nostra Nazionale: dopo l’1-1 nella fase a gironi, Xavi, Iniesta e compagni strapazzarono la formazione di Prandelli con un roboante 4-0 che ammutolì un popolo intero.

Negli ottavi di finale del 2016, la rivincita azzurra a Saint-Denis con le reti di Chiellini e Pellè, ed, infine, il successo in semifinale nel 2021 dopo i calci di rigore che permise alla Nazionale di Mancini di approdare a Wembley ed alzare poi la coppa.

Tutti tasselli di una rivalità storica che oggi si ripropone per l’ennesima volta e che negli anni ha regalato emozioni, perle ed episodi impressi negli annali. Non resta, dunque, che accomodarsi e godersi lo spettacolo del calcio, uno spettacolo che va oltre il terreno di gioco. Il calcio, come diceva il Premio Nobel per la letteratura George Bernard Shaw, è l’arte di comprimere la storia universale in 90 minuti.

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