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Spagna e liga bloccano il trasferimento di dani olmo al barcellona

Spagna e liga bloccano il trasferimento di dani olmo al barcellona - ©ANSA Photo

La situazione del Barcellona si fa sempre più complessa dopo la decisione congiunta della Federcalcio spagnola (Rfef) e della Liga, che hanno ufficialmente respinto la richiesta del club catalano di tesserare i calciatori Dani Olmo e Pau Victor per il resto della stagione. I due giocatori, provenienti rispettivamente dal Lipsia e dal Girona, erano stati inizialmente autorizzati a giocare a causa dell’infortunio di Andreas Christensen, difensore centrale del Barcellona. Con il ritorno in forma di Christensen, però, il club non può più mantenere in rosa né Olmo né Pau Victor.

Motivazioni della decisione

Le motivazioni dietro questa decisione sono legate a questioni di sostenibilità finanziaria e al rispetto del tetto salariale. La Federcalcio e la Liga hanno sottolineato che il Barcellona non è riuscito a dimostrare di poter operare all’interno di queste restrizioni. Nonostante gli sforzi del presidente Joan Laporta per cercare soluzioni alternative, come la vendita dei palchi VIP del nuovo Camp Nou a fondi d’investimento del Medio Oriente, la situazione non è cambiata. Inoltre, né il ricorso legale né la richiesta di nuove “licenze” per i calciatori sono stati accolti.

Impatto sui giocatori e sul club

Dani Olmo: Considerato un talento emergente del calcio spagnolo, ha dimostrato di essere fondamentale per il Lipsia, contribuendo significativamente alle prestazioni della squadra in Bundesliga e nelle competizioni europee. La sua esclusione rappresenta un’opportunità persa per il Barcellona di rafforzare un centrocampo già segnato da incertezze e infortuni.
Pau Victor: Giovane promessa del Girona, ha dimostrato un grande potenziale. La sua assenza potrebbe influenzare le dinamiche di gioco del Girona, che sta cercando di consolidarsi nella massima serie spagnola.

La situazione di entrambi i giocatori solleva interrogativi sulle strategie future del Barcellona, che si trova a dover affrontare una stagione difficile, caratterizzata da incertezze economiche e prestazioni altalenanti.

La crisi economica del Barcellona

Il Barcellona ha dovuto affrontare una crisi finanziaria negli ultimi anni, con debiti accumulati che hanno costretto il club a prendere decisioni difficili, tra cui la cessione di alcuni dei suoi migliori giocatori e la riduzione dei salari. La pandemia di COVID-19 ha ulteriormente aggravato la situazione, colpendo le entrate legate alla vendita di biglietti e ai diritti televisivi. Con la recente decisione della Rfef e della Liga, il Barcellona deve affrontare un ulteriore duro colpo, che potrebbe compromettere le sue ambizioni di tornare ai vertici del calcio spagnolo e europeo.

Il ricorso legale annunciato da Laporta potrebbe rappresentare l’ultima carta da giocare per il Barcellona. Tuttavia, le istituzioni calcistiche spagnole hanno già preso una posizione chiara sulla questione, e il processo legale potrebbe rivelarsi lungo e complicato. Nel frattempo, Olmo e Pau Victor si trovano in una situazione precaria, considerando che possono essere acquistati a parametro zero. Questa situazione crea opportunità per altri club, che potrebbero approfittare della situazione per ingaggiare due talenti a costi contenuti.

Il futuro del Barcellona appare incerto. Con la pressione crescente per ottenere risultati sul campo e risolvere le questioni economiche, il club dovrà adottare misure drastiche per rimanere competitivo. La situazione di Dani Olmo e Pau Victor è solo una delle tante sfide che la dirigenza catalana dovrà affrontare nei prossimi mesi, mentre cerca di costruire una squadra in grado di restituire al club il prestigio che merita. La strada da percorrere è lunga e tortuosa, e i tifosi del Barcellona possono solo sperare che le decisioni prese ora non compromettano ulteriormente il futuro della loro amata squadra.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,