
Sozza: la delusione per la mancanza di fiducia nella buona fede dell'arbitro - ©ANSA Photo
In un’intervista rilasciata a Sky Sport durante il Premio Maestrelli a Montecatini Terme, l’arbitro Simone Sozza ha affrontato un tema delicato che tocca il cuore del mondo del calcio: la percezione della buona fede degli arbitri da parte di tifosi e addetti ai lavori. Secondo Sozza, ciò che realmente ferisce gli arbitri è quando non viene riconosciuta la loro integrità e la loro volontà di prendere decisioni giuste e imparziali. “Cosa ci ferisce? Quando non si crede alla buonafede di un arbitro”, ha affermato, sottolineando che, fortunatamente, questo atteggiamento sta lentamente diminuendo nel panorama calcistico italiano.
il miglioramento della credibilità degli arbitri
Sozza ha spiegato che il miglioramento della credibilità strutturale degli arbitri è un segno positivo per il calcio. Tuttavia, ha anche avvertito che quando si inizia a pensare a chissà quale motivo possa esserci dietro a una decisione arbitrale, questo genera un sentimento di rammarico, sia per gli arbitri che per chi ama il gioco. L’arbitro, che ha accumulato esperienza in diverse leghe nazionali e internazionali, ha voluto evidenziare che il loro lavoro è indirizzato a garantire che le partite si svolgano nella massima regolarità possibile.
uniformità di giudizio e le sfide arbitrarie
L’uniformità di giudizio è una delle sfide più grandi per chi arbitra. “Siamo un gruppo di uomini che va in campo per prendere la miglior decisione possibile”, ha detto Sozza, riconoscendo che non sempre è facile arrivare a una valutazione uniforme su episodi che possono apparire simili, ma che in realtà presentano mille sfaccettature diverse. Ogni partita è un contesto unico e ogni decisione richiede una lettura specifica dell’episodio in questione.
la complessità dei falli di mano e la pressione
Un altro punto di discussione toccato da Sozza riguarda i falli di mano, un argomento che ha generato dibattiti accesi negli ultimi anni. “Parlarne qui non è la sede più opportuna”, ha risposto con cautela. Tuttavia, ha riconosciuto che l’interpretazione dei falli di mano è storicamente tra le più difficili da gestire. Gli arbitri si basano su linee guida specifiche, ma la soggettività del momento e il contesto di gioco possono influenzare notevolmente le decisioni.
La pressione che gli arbitri affrontano è un’altra questione importante. “È normale e giusto che ci sia”, ha detto Sozza. “Affrontiamo sfide importantissime e fa parte del mestiere.” La gestione della pressione è quindi cruciale per chi deve prendere decisioni in tempo reale, spesso sotto gli occhi di migliaia di spettatori e con le telecamere pronte a immortalare ogni errore. La bravura sta nella capacità di rimanere concentrati e lucidi anche nei momenti di alta tensione.
l’impatto del var e la formazione continua
In un contesto calcistico sempre più influenzato dalla tecnologia, Sozza ha anche accennato all’uso del VAR (Video Assistant Referee), un’innovazione che ha cambiato radicalmente il modo di arbitrare. “Il VAR è uno strumento che ci aiuta, ma non è infallibile”, ha dichiarato. L’implementazione del VAR ha portato con sé una nuova serie di sfide, come la necessità di comunicazione tra arbitri in campo e i colleghi al monitor. Tuttavia, Sozza ha esortato a guardare al lato positivo: “Il VAR ci permette di correggere errori evidenti e di garantire una maggiore giustizia nel gioco.”
Infine, l’arbitro ha sottolineato l’importanza della formazione continua per chi esercita questa professione. Non solo le regole devono essere costantemente aggiornate, ma è essenziale anche affinare le proprie abilità di gestione del gioco e della pressione. Le associazioni arbitrali stanno lavorando per garantire che gli arbitri siano sempre pronti ad affrontare le sfide che il calcio moderno presenta, incluso il miglioramento delle tecniche di comunicazione e di gestione delle emozioni.
Il discorso di Sozza, quindi, non è solo una riflessione personale, ma un invito a comprendere meglio il ruolo degli arbitri nel calcio. In un mondo dove l’errore è spesso amplificato e criticato, è fondamentale riconoscere che ogni decisione è presa con l’intenzione di servire il gioco e i suoi valori. La buona fede degli arbitri deve essere un principio fondamentale, non solo per il rispetto della loro professionalità, ma anche per il bene del calcio stesso.