Negli ultimi mesi, l’eco del progetto velico di Ferrari ha iniziato a diffondersi come un’onda nel mare aperto, generando un entusiasmo senza precedenti tra gli appassionati di vela e i media di settore. Una semplice immagine postata su Instagram da Giovanni Soldini ha acceso i riflettori su quella che si preannuncia come una delle più audaci sfide italiane in mare. Nella foto, il navigatore milanese indossa un giubbotto Ferrari, timonando una barca avvolta nel mistero. Sebbene non si tratti della futura racer del Cavallino Rampante, l’immagine fa da preludio a un progetto che promette di unire tradizione, innovazione e sostenibilità.
Soldini, che ha già conquistato il cuore degli appassionati di vela con le sue imprese oceaniche, ha espresso la sua gioia per questa nuova avventura. “Sono felice e onorato di annunciare la mia nuova avventura con Ferrari per dare vita a un progetto pionieristico che unisce innovazione, performance e sostenibilità”, ha dichiarato in un post. A quasi sessant’anni, questo progetto potrebbe rappresentare la ‘ciliegina sulla torta’ di una carriera già straordinaria, in cui ha sfidato le onde e i record in mare aperto.
dettagli sul progetto
La segretezza attorno a questo progetto è palpabile, con un budget stimato di almeno 20 milioni di euro che richiede un’attenzione quasi maniacale ai dettagli. Tuttavia, da ciò che è emerso fino ad ora, è possibile delineare una prima immagine della barca, prevista per il varo a metà del 2026. Soldini sarà lo skipper di quello che ha definito un “monomarano ad altissimo contenuto tecnologico”, dotato di enormi foil, simili a quelli utilizzati dagli AC75 dell’ultima America’s Cup. L’aspetto della barca è fondamentale: è difficile immaginare che il suo scafo non sia di un rosso Ferrari accattivante, un omaggio al prestigioso marchio.
La lunghezza della barca è un altro elemento cruciale. Dato che non dovrà seguire le regole di classe per competere contro altre imbarcazioni, sembra che si stia considerando una lunghezza di circa 30 metri (100 piedi). Questo è un netto aumento rispetto ai 19 metri del FlyingNikka, il primo monoscafo di grandi dimensioni capace di navigare in full foiling. Quest’ultimo, armato da Roberto Lacorte, è stato progettato da un team di esperti dell’America’s Cup, ma per puntare ai record oceanici, Ferrari e Soldini puntano a un’imbarcazione che possa sfidare le leggi della fisica e della velocità.
obiettivi ambiziosi
Si vocifera che la costruzione della barca avverrà in un capannone “segreto” a Tombolo, nella provincia di Pisa, dove le migliori aziende italiane forniranno il loro contributo tecnico. Questo progetto ambizioso mira a superare i record di velocità in mare, con un occhio particolare al Jules Verne Trophy, un prestigioso riconoscimento che premia il migliore nel giro del mondo senza scalo. Questa competizione è aperta a tutte le tipologie di imbarcazioni, ma Soldini punta a conquistare il trofeo con il suo monomarano, un’impresa che fino ad ora è stata dominata da multiscafi.
Per vincere il Jules Verne Trophy, bisogna navigare da Ouessant, in Bretagna, e completare un percorso di 21.600 miglia. La storia di questa competizione è affascinante, con record che si sono abbassati nel tempo. Ecco alcuni dei traguardi storici:
- Commodore Explorer: primo a scendere sotto gli 80 giorni.
- Idec Sport: stabilisce un tempo incredibile di 40 giorni, 23 ore e 20 minuti.
Soldini mira a battere quei record con una barca a un solo scafo, sfruttando la tecnologia dei foil per “volare” sulle onde oceaniche.
l’equipaggio e la sostenibilità
Chi affiancherà il noto navigatore in questa audace avventura? Tra i nomi che circolano, spicca quello di Guillaume Verdier, un progettista francese noto per il suo lavoro sui foil del Multi 70 Maserati, l’ultima barca su cui ha gareggiato Soldini. Verdier è considerato un’autorità nel campo dei monoscafi veloci e la sua esperienza sarà cruciale per il successo del progetto.
Inoltre, l’equipaggio potrebbe includere alcuni dei più rinomati velisti oceanici, come Ambrogio Beccaria e Alberto Bona, che già hanno collaborato con Soldini in passato. Non è da escludere neppure la possibilità che John Elkann, presidente di Ferrari e amico personale di Soldini, possa unirsi all’equipaggio, portando con sé la sua visione e il suo supporto.
Un aspetto fondamentale del progetto è l’impegno di Soldini verso la sostenibilità. La nuova barca Ferrari sarà dotata di sistemi innovativi per minimizzare i consumi energetici, un obiettivo ambizioso data la grandezza dell’imbarcazione e le sfide che comporta un giro del mondo senza scalo. La vela, da sempre considerata un simbolo di libertà e avventura, può e deve evolversi verso un futuro più sostenibile, e questo progetto rappresenta un passo significativo in quella direzione.
Con questi presupposti, la comunità velica è in fermento e attende con ansia ulteriori sviluppi su questo intrigante progetto Ferrari, che promette di ridefinire i confini della vela e di portare il nome dell’Italia a nuovi traguardi in mare aperto.