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Soldini con il marchio Ferrari: un progetto misterioso in arrivo nel 2026?

L’anticipazione per il progetto velico di Ferrari sta raggiungendo livelli senza precedenti, attirando l’attenzione di appassionati e esperti del settore. La recente foto condivisa su Instagram da Giovanni Soldini, noto navigatore milanese, ha acceso i riflettori su questa inedita avventura. Indossando un giubbotto Ferrari mentre si trova al timone di una barca misteriosa, Soldini ha generato un’ondata di speculazioni e curiosità. I fan della vela italiana sono in attesa di scoprire i dettagli di questo progetto ambizioso, che si preannuncia come una delle sfide più emozionanti della storia della vela italiana.

La collaborazione tra Soldini e Ferrari

L’annuncio ufficiale della collaborazione tra Soldini e Ferrari è avvenuto il 24 gennaio scorso. Il velista ha espresso il suo entusiasmo per la nuova avventura, definendola “pionieristica” e sottolineando l’importanza di coniugare innovazione, prestazioni e sostenibilità. La riservatezza che circonda il progetto è palpabile; si parla di un investimento di almeno 20 milioni di euro, il che rende chiaro come la sfida sia di proporzioni enormi. Nonostante il segreto che avvolge il progetto, è possibile delineare alcune caratteristiche fondamentali della barca che dovrebbe essere varata a metà del 2026.

Caratteristiche della nuova imbarcazione

Giovanni Soldini avrà il compito di governare un “monomarano ad altissimo contenuto tecnologico”, che sarà equipaggiato con enormi foil, simili a quelli utilizzati negli AC75 della recente America’s Cup. Questi foil sono progettati per sollevare la barca dall’acqua, riducendo così l’attrito e aumentando la velocità. Recenti video promozionali diffusi da Ferrari mostrano chiaramente un’imbarcazione che si solleva dal mare, suscitando l’immaginazione di chiunque desideri vedere una barca di questo calibro solcare le onde.

Le dimensioni della barca saranno significative, in quanto non è vincolata a regole di classe per gareggiare contro altre imbarcazioni. Si stima che la lunghezza possa avvicinarsi ai 30 metri (circa 100 piedi), un incremento rispetto al FlyingNikka, un monoscafo di 19 metri che ha già dimostrato capacità straordinarie in termini di velocità. Questo aumento dimensionale è essenziale per affrontare le sfide oceaniche e puntare a battere record di velocità storici. Tra questi, il Jules Verne Trophy è uno dei più ambiti, premiando la barca che completerà il giro del mondo senza scalo nel minor tempo possibile.

Innovazione e sostenibilità

Il progetto di Soldini è sostenuto da un team di esperti, con il nome di Guillame Verdier che emerge come uno dei principali progettisti. Verdier è noto per il suo lavoro sul trimarano Multi 70 Maserati, l’ultima barca su cui ha gareggiato Soldini. Considerato un guru della progettazione di monoscafi veloci, il suo contributo sarà fondamentale per rendere la visione di Soldini una realtà. L’equipaggio potrebbe includere alcuni volti noti del panorama velico, tra cui Ambrogio Beccaria, uno dei più forti navigatori oceanici, e specialisti delle lunghe distanze come Alberto Bona e Andrea Fornaro.

Oltre agli aspetti tecnici, c’è una forte enfasi sulla sostenibilità. Soldini è sempre stato un sostenitore della riduzione dell’impatto ambientale e la nuova barca Ferrari avrà sistemi innovativi per minimizzare i consumi energetici e massimizzare l’autonomia. Questo è particolarmente cruciale per una sfida così ambiziosa come il giro del mondo senza scalo, dove le condizioni possono essere estremamente impegnative.

Il cantiere dove avverrà la costruzione della barca rimane avvolto nel mistero, ma secondo le indiscrezioni, sarà situato a Tombolo, in provincia di Pisa. Qui, le migliori aziende italiane contribuiranno con le loro competenze per fornire attrezzature e sistemi tecnologici all’avanguardia. La scelta del luogo non è casuale: la tradizione nautica italiana è ricca di innovazione e qualità, e il supporto di queste aziende potrebbe rivelarsi determinante per il successo del progetto.

In questo contesto di attesa, la curiosità intorno alla barca Ferrari continua a crescere, alimentata dalle dichiarazioni di Soldini e dalle speculazioni dei media. La fusione tra il brand Ferrari, simbolo di prestazioni e lusso, e la vela, sport che richiede abilità e determinazione, rappresenta un connubio affascinante. La squadra di Soldini è pronta a scrivere una nuova pagina nella storia della vela, con la speranza di portare il tricolore italiano a nuovi traguardi e successi nell’oceano.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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Luca Baldini

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