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Sinner supera De Minaur e conquista la semifinale a Melbourne tra le paure e le speranze

Non ci sono più ombre su Melbourne, poiché Jannik Sinner ha dimostrato di essere tornato al massimo della forma, schiacciando Alex De Minaur e dissipando i timori sollevati dal lieve malore accusato durante il match con Holger Rune. L’azzurro, attualmente al primo posto nella classifica ATP, ha conquistato un’impressionante vittoria nel quarto di finale dell’Australian Open, chiudendo il match con un secco 6-3, 6-2, 6-1. Questo successo non solo lo proietta verso la semifinale, ma lo colloca anche come grande favorito contro l’americano Ben Shelton, che ha eliminato Lorenzo Sonego, spegnendo così il sogno di un confronto tutto italiano.

Prestazione convincente di Sinner

La prestazione di Sinner è stata netta e convincente. Ciò che ha tranquillizzato i suoi tifosi sono stati i suoi gesti e le sue parole dopo la partita. L’azzurro ha mostrato un repertorio di colpi straordinario, annichilendo De Minaur, attualmente numero 8 del mondo. Al termine dell’incontro, Sinner ha dichiarato: “Oggi mi sentivo benissimo, sono molto soddisfatto della mia prestazione. Credo sia stato il miglior incontro del torneo”. Queste affermazioni hanno confermato non solo la sua condizione fisica, ma anche la sua determinazione e fiducia.

Ritorno alla forma

Dopo il match con Rune, Sinner aveva subito eseguito delle analisi del sangue, le cui risultanze erano risultate positive. “Mi sento molto meglio, sento che i miei problemi di salute sono scomparsi – ha spiegato Sinner -. Capita che in certi giorni non ci si senta bene. Ieri è stata una giornata tranquilla, mi sono allenato per 40 minuti circa con i miei coach, ed evidentemente mi hanno dato un buon ritmo”. La giovane età di Sinner, infatti, gioca a suo favore, permettendogli di recuperare rapidamente da eventuali problemi fisici.

Strategia per la semifinale

Sinner ha iniziato la partita senza alcuna distrazione, malgrado il tifo caloroso e corretto del pubblico per De Minaur. Il primo break è arrivato al quarto game del primo set e da quel momento Sinner ha preso il controllo del match, impedendo all’australiano di reagire. De Minaur ha messo a segno solo quattro colpi vincenti durante il primo set, chiuso 6-3. Nel secondo set, Sinner ha continuato a dominare, realizzando il break già al primo game e chiudendo il parziale in 41 minuti. Il terzo set, concluso con un netto 6-1, è durato solo 30 minuti, con De Minaur che, incredulo, ha potuto fare ben poco per contrastare il gioco dell’azzurro.

Dopo la partita, Sinner ha sottolineato: “Oggi ho disputato un gran match. Ho servito bene e il fatto di aver brekkato sempre piuttosto presto mi ha permesso di esprimermi al meglio”. Le parole di Sinner riflettono la sua maturità e la consapevolezza che ogni partita è unica e richiede un approccio costante e attento.

Dopo un giovedì di relativo riposo, il campione in carica dell’Australian Open si prepara a tornare in campo per affrontare Ben Shelton nella semifinale, prevista per venerdì. “È un avversario complicato”, ha affermato Sinner parlando del giovane americano, attualmente numero 20 al mondo. “Ha un gran servizio, uno dei migliori sul tour, ed è molto aggressivo. Ci conosciamo bene, ma molto dipenderà anche dalle condizioni in cui giocheremo”. Sinner ha anche notato che le condizioni climatiche del giorno erano più favorevoli rispetto al match con Rune, il che lo ha aiutato a gestire meglio la pressione psicologica.

Con il supporto del suo team, composto da Simone Vagnozzi e Darren Cahill, Sinner lavorerà su una strategia per affrontare Shelton. “Domani ci alleneremo con un mancino, ma di sicuro sarà una partita diversa da quella di stasera e occorrerà scendere in campo con l’atteggiamento giusto”, ha precisato Vagnozzi, evidenziando come Shelton possa non dare ritmo al gioco con il suo servizio potente.

Inoltre, Sinner ha mostrato una tranquillità particolare, anche rispetto alle questioni legali che lo riguardano, come il ricorso della Wada al Tas di Losanna, affermando che “ci penseremo a suo tempo”. Questa serenità si riflette anche nei suoi interessi extra-sportivi: da grande appassionato di Formula 1, ha commentato l’esordio di Lewis Hamilton con la Ferrari, esprimendo entusiasmo per la nuova stagione del campione britannico: “Belle immagini. Vederlo in rosso fa strano ma è bello. Sarà una bella stagione”.

Con queste dichiarazioni, Sinner non solo si prepara per la semifinale, ma dimostra anche una maturità e una consapevolezza che lo rendono uno degli atleti più promettenti nel panorama tennistico mondiale.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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