Jannik Sinner, il giovane talento del tennis italiano, si appresta a iniziare una nuova fase della sua carriera, mirando al 2025 con una preparazione invernale fuori dal comune. Per la prima volta, infatti, Sinner ha scelto Dubai come base per la sua off-season, segnando un allontanamento dai tradizionali ritiri europei come Montecarlo e Alicante. Questa decisione rappresenta un cambiamento strategico nel suo percorso, un passo verso una maturità professionale ispirata dai grandi del tennis come Novak Djokovic e Roger Federer, che in passato hanno scelto Dubai per le loro preparazioni invernali.
Preparazione e team di supporto
Dopo aver concluso una stagione intensa, che lo ha visto brillare in tornei di alto livello come lo US Open e il Masters 1000 di Shanghai, Sinner si prepara a chiudere l’anno con la Coppa Davis a Malaga il 24 novembre. Prima di volare a Dubai, trascorrerà alcuni giorni in famiglia, un breve momento di pausa prima di tuffarsi nuovamente nel lavoro. Ad accompagnarlo in questa avventura ci saranno il coach Simone Vagnozzi, il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio, professionisti di comprovata esperienza che hanno collaborato anche con campioni come Djokovic.
Le strutture di Dubai
La scelta di Dubai non è casuale. Le strutture del Madinat Resort, dove Sinner si allenerà, sono tra le migliori al mondo e garantiscono un ambiente di lavoro ideale. Qui, il giovane altoatesino avrà accesso a impianti di eccellenza, che gli permetteranno di concentrarsi sulla preparazione fisica, un aspetto che intende migliorare ulteriormente. L’arrivo di Marco Panichi nel team è un chiaro segnale in questa direzione. Panichi, che in passato ha curato la preparazione fisica di Djokovic, porterà la sua esperienza per affinare la condizione atletica di Sinner, un aspetto cruciale per affrontare la lunga e impegnativa stagione che lo attende.
La vicenda Clostebol
Oltre agli aspetti tecnici e fisici, Sinner dovrà affrontare un periodo di attesa e incertezza legato alla vicenda Clostebol. L’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) ha chiesto una sospensione da uno a due anni per negligenza, e il caso è ora nelle mani del Tribunale Arbitrale dello Sport (TAS). In queste settimane di attesa, Sinner cercherà rifugio dalla pressione mediatica e si concentrerà sul lavoro di preparazione per gli impegni futuri, in particolare l’Australian Open, dove difenderà il titolo conquistato quest’anno.
Resilienza e concentrazione
Nonostante le difficoltà legate alla vicenda doping, Sinner ha dimostrato una straordinaria capacità di concentrazione sul campo. Le sue parole riflettono un approccio mentale ferreo: “Quando metto il cappellino ed entro in campo, per me esiste solo la pallina da tennis”. Questa mentalità lo ha portato a vincere tornei prestigiosi anche dopo la notizia della sua positività, dimostrando una resilienza che pochi atleti della sua età possiedono.
Gli ultimi appuntamenti del 2023
La stagione 2023 si chiuderà con gli ultimi grandi appuntamenti: il torneo di Parigi Bercy e le ATP Finals, dove Sinner cercherà di consolidare la sua posizione tra i top player del circuito. Successivamente, la sfida sarà difendere la Coppa Davis a Malaga, un obiettivo ambizioso ma alla sua portata. La preparazione a Dubai sarà cruciale per affrontare questi impegni con la giusta energia e determinazione.
Uno sguardo al futuro
Sinner guarda al futuro con fiducia, consapevole delle sfide ma anche delle opportunità che lo attendono. La sua scelta di emulare i grandi del tennis preparandosi a Dubai dimostra non solo ambizione, ma anche una volontà di crescere e migliorarsi costantemente. Questa nuova fase della sua carriera potrebbe essere decisiva per raggiungere i vertici del tennis mondiale, e il 2025 si profila come un traguardo ambizioso verso cui correre con determinazione e impegno.