Il mondo del tennis italiano ha vissuto un momento di celebrazione al Quirinale, dove sono stati accolti i campioni azzurri dopo un anno di successi. Tuttavia, un’assenza ha catturato l’attenzione di tutti: quella di Jannik Sinner, il giovane talento altoatesino che ha conquistato il titolo del secondo Australian Open. La sua mancanza ha sollevato molte domande e discussioni, ma non è stata interpretata come un affronto istituzionale.
La posizione di Binaghi
Il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel (FITP), Angelo Binaghi, ha voluto chiarire la situazione, affermando: “Nessuno sgarbo istituzionale, ci mancherebbe. Abbiamo un Presidente della Repubblica di tale livello che ha capito benissimo quali fossero i problemi di Jannik”. La presenza di Sergio Mattarella al Quirinale ha rappresentato un momento di forte riconoscimento per il tennis italiano, ma l’assenza di Sinner ha inevitabilmente fatto rumore. Durante il suo intervento, il presidente della Repubblica ha colto l’occasione per congratularsi con Sinner, sottolineando il suo eccezionale inizio di anno.
Le parole di Berrettini e Malagò
Matteo Berrettini, compagno di Sinner in doppio e uno dei protagonisti della vittoria dell’Italia in Coppa Davis, ha menzionato l’altoatesino. “Ci ha dato una mano un certo ragazzo altoatesino…”, ha detto, evidenziando il contributo fondamentale di Sinner alla squadra. Berrettini ha anche spiegato di aver inviato un messaggio a Sinner dopo gli Australian Open, dimostrando che i rapporti tra i giocatori rimangono solidi nonostante l’assenza del numero uno d’Italia.
La questione dell’assenza di Sinner è stata affrontata anche da Giovanni Malagò, presidente del CONI, il quale ha commentato: “L’assenza dispiace sempre, ma l’atmosfera è stata bella comunque. Poi se uno ha degli impedimenti… non aggiungo altro”. Queste parole rimandano al delicato stato di salute di Sinner, che negli ultimi giorni ha manifestato segni di stanchezza sia fisica che mentale. Non solo ha dovuto rinunciare all’importante torneo ATP 500 di Rotterdam, ma ha anche deciso di non partecipare all’incontro con il Capo dello Stato.
La salute di Sinner e le sue rinunce
Binaghi ha enfatizzato l’importanza della salute di Sinner, sottolineando quanto fosse stata critica la situazione psicofisica del ragazzo. “Non dimentichiamo quanto visto in tv, la situazione psicofisica del ragazzo richiede estrema attenzione”, ha dichiarato, riferendosi al malore che Sinner ha avuto durante il match contro Holger Rune dieci giorni fa. Questa condizione di stress e affaticamento ha portato Sinner a prendere decisioni difficili, e il dispiacere per la sua assenza è palpabile.
Negli ultimi tempi, le rinunce di Sinner a eventi importanti si stanno accumulando. Oltre al rifiuto di partecipare al festival di Sanremo dello scorso anno e alla sua assenza ai Giochi Olimpici di Tokyo e Parigi, la chiamata di Mattarella ha rappresentato un ulteriore punto di riflessione sulla sua disponibilità a rappresentare l’Italia in occasioni di grande prestigio. Binaghi, con un tocco di ironia, ha commentato: “È vero che oggi Jannik non c’era, ma non credo che sarà l’ultima volta che verremo invitati al Colle…”. Questo fa intendere un cauto ottimismo sul futuro, nonostante le attuali difficoltà.
L’assenza di Sinner ha anche riacceso il dibattito sul peso che la pressione e le aspettative possono avere su un giovane atleta. Sinner è uno dei tennisti più promettenti della sua generazione e, con il suo talento, porta su di sé non solo le speranze degli appassionati di tennis italiani, ma anche le aspettative elevatissime del circuito ATP. Ogni suo passo, ogni vittoria o sconfitta, viene analizzato e discusso, e questo può senza dubbio influenzare il suo approccio mentale al gioco.
In questo contesto, è importante riconoscere il valore di una gestione equilibrata della carriera di un atleta. Sinner ha dimostrato di avere un grande potenziale e una grande determinazione, ma è fondamentale che la sua salute, sia fisica che mentale, venga sempre messa al primo posto. La sua decisione di non partecipare a eventi di grande importanza, come quello al Quirinale, dimostra una consapevolezza e una maturità che vanno oltre la sua giovane età.
Il tennis italiano, intanto, si prepara ad affrontare nuove sfide con i suoi campioni, mantenendo viva la speranza di avere Sinner al suo fianco nei momenti cruciali. La crescita di Sinner, sia come giocatore che come persona, sarà un viaggio da seguire con attenzione, sperando di vederlo tornare in campo, pronto a rappresentare il nostro Paese con grinta e determinazione.