Sinner può farcela davvero: l’annuncio manda in estasi i tifosi

Jannik Sinner e il Roland Garros: l’esperto svela le possibilità di trionfo del campione azzurro. E i tifosi già sognano…

Dal trionfo del cemento di Miami – terzo torneo incamerato da Jannik Sinner in avvio di un 2024 davvero da sogno – non si fa che parlare delle reali possibilità del talento altoatesino di dominare anche sulla terra rossa come fatto per mesi sulla superficie dura.

Sebbene il primo grande evento sul ‘rosso’ non sia stato coronato dal successo finale – e ci sarebbe tanto da discutere sul pesante errore arbitrale nella semifinale di Monte Carlo contro Stefanos Tsitsipas – Jannik ha dimostrato di poter competere ad altissimi livelli anche su una superficie non propriamente ‘amica’.

La riprova delle difficoltà riscontrate finora dal nativo di San Candido sulla superficie più lenta è data dal fatto che dei 13 tornei messi in cascina nella sua ancor giovane carriera, solo uno è stato conquistato sporcandosi i calzini di terra. Forse troppo poco se si vuole ambire – perché ormai l’obiettivo dichiarato è quello – ad arrivare alla vetta del ranking mondiale.

Del resto, ad onore del vero, non sono in pochi coloro che però sostengono come il ‘vero’ Sinner – cioè quello che ha iniziato a dominare nel circuito da ottobre del 2023 – non sia ancora stato testato sulla terra battuta. Prima che il tennista facesse quello switch che gli ha consentito di scalare il ranking ATP insomma, le difficoltà sulla terra potrebbero essere considerate normali. Facenti parte del processo di crescita. Ora che Jannik è ‘on fire’, grandi risultati potrebbero arrivare su qualunque superficie.

Ne è convinto Federico Ferrero, apprezzata voce di Eurosport e Sky al commento tecnico dei match del circuito, intervistato in esclusiva da Tennisworlditalia. Ecco le sue interessanti considerazioni sulle prospettive di successo dei 22enne altoatesino.

“Sinner? Ottime opportunità a Parigi”

“Il primo Slam che Jannik ha giocato davvero bene è stato proprio a Parigi, anche se era un’edizione particolare e giocata in autunno. Non esiste una preclusione di base nel tennis di Sinner rispetto alla terra battuta. Un altro discorso è dire che lui gioca meglio sulle superfici dure e che si esalta in condizioni indoor. Penso che la terra battuta, per un giocatore con queste caratteristiche tecniche e fisiche, non diminuisca tanto l’efficacia del suo tennis“, ha esordito il giornalista.

“A Parigi c’è anche una questione di concorrenza. Se Alcaraz sta bene, io lo considererei favorito quest’anno. C’è un’incognita Djokovic, che non sappiamo come arriverà. Quest’anno ha giocato poco e, rispetto ai suoi standard, maluccio. Sicuramente ha riparametrato le sue priorità, visto che non può più fare il Grande Slam“, ha continuato.

“Nole punterà a vincere gli Slam che rimangono e le Olimpiadi. Per Djokovic il Roland Garros diventa lo Slam più importante da provare a vincere. Vuole trovare il massimo della forma in quel periodo che porta al torneo olimpico al quale lui tiene tantissimo, visto che gli piacerebbe tanto vincere la medaglia d’oro. Credo in ogni caso che Sinner abbia delle ottime opportunità“, ha concluso Ferrero.