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Sinner inizia la sfida per la davis: a malaga per allenarsi con musetti

Jannik Sinner, uno dei talenti più promettenti del tennis italiano, ha ufficialmente unito le forze con la squadra di Coppa Davis, pronto a dare battaglia nella fase dei quarti di finale contro l’Argentina. Dopo una settimana intensa passata a Torino, dove ha partecipato a diversi tornei, il giovane tennista è arrivato a Malaga, proveniente da Nizza, pronto a contribuire al successo della squadra azzurra.

L’arrivo di Sinner è stato accolto con entusiasmo, non solo dai compagni di squadra ma anche dal capitano Filippo Volandri, che ha espresso la sua soddisfazione per la presenza del numero uno italiano. Già nel primo pomeriggio, poco prima delle 16, Sinner ha iniziato il suo allenamento con Lorenzo Musetti, un altro talento emergente del tennis italiano. I due giovani tennisti hanno dato vita a un’ora di intenso lavoro sul campo, alternando scambi di riscaldamento a sessioni più impegnative, focalizzandosi sul gioco diagonale.

Il clima tennistico a Malaga

L’allenamento ha avuto luogo in un contesto frizzante, con le azzurre di Tathiana Garbin che si preparavano per la loro sfida nella Billie Jean King Cup, che si svolgerà nei giorni successivi. Questo dimostra quanto sia vivace il clima tennistico a Malaga, con tutte le squadre italiane pronte a lottare per il successo.

È interessante notare che Sinner è arrivato “da solo”, senza il suo coach Simone Vagnozzi e senza altri membri del suo staff. Volandri ha rassicurato tutti affermando che, nonostante questa assenza, c’è una grande sintonia tra Sinner e il resto del gruppo. “Io e Simone Vagnozzi ci sentiamo sempre,” ha dichiarato il capitano, sottolineando la fiducia che regna all’interno della squadra e l’affiatamento con lo staff, che conosce bene Jannik e le sue esigenze.

L’importanza della preparazione

Dopo l’allenamento, Sinner ha colto l’occasione per assistere alla partita tra Rafael Nadal e Botic van de Zandschulp, un incontro che ha sicuramente acceso la sua motivazione e il suo spirito competitivi. La presenza di un campione come Nadal in un contesto così importante per il tennis internazionale è un fattore stimolante per i giovani atleti, che possono apprendere e prendere ispirazione dai grandi del circuito.

In serata, il capitano Volandri ha organizzato una cena di squadra, un momento fondamentale per cementare ulteriormente i legami tra i giocatori e creare un’atmosfera di unità in vista della sfida contro l’Argentina. Durante questo incontro, Volandri avrà l’opportunità di discutere le strategie di gioco e chiarire i ruoli di ciascun membro della squadra. Sinner è certo di essere schierato in campo; le voci indicano che potrebbe affrontare Sebastian Baez, il numero uno argentino, in un match che promette di essere molto combattuto.

Le sfide in arrivo

Dall’altra parte, Lorenzo Musetti potrebbe essere scelto per affrontare Francisco Cerundolo, un avversario che ha dimostrato di essere particolarmente a suo agio su superfici rapide. I giocatori hanno riferito che il campo di Malaga è significativamente più veloce rispetto a quello dello scorso anno, una condizione che potrebbe avvantaggiare Sinner, noto per il suo gioco potente e incisivo, specialmente negli incontri indoor.

In questo contesto, il team azzurro sta lavorando duramente per adattarsi alle condizioni del campo e sfruttare al massimo le potenzialità di ciascun giocatore. La squadra italiana è composta da atleti di grande talento e determinazione, e Sinner, con la sua giovane età e il suo spirito combattivo, rappresenta un faro di speranza per il futuro del tennis italiano.

La sfida contro l’Argentina non sarà solo un test per Sinner e i suoi compagni, ma anche un’opportunità per dimostrare che il tennis italiano è in continua crescita e preparato a competere ai massimi livelli. Con la giusta preparazione e la mentalità vincente, Sinner e la squadra azzurra sono pronti a scrivere un altro capitolo della loro storia sportiva.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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