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Sinner in difficoltà: Zverev a quasi 4.000 punti di distanza, solo Djokovic supera il gap

Il 2024 si sta rivelando un anno straordinario per Jannik Sinner, il giovane talento del tennis italiano, che ha saputo conquistare la vetta del ranking ATP in modo impressionante. La classifica di fine anno non è soltanto un mero elenco di nomi e punteggi, ma rappresenta il riflesso di una stagione dominata dal ventenne di San Candido, che ha saputo distaccarsi in maniera netta dagli avversari. La sua ascesa è stata rapida e inarrestabile: partito da un quarto posto nel ranking a gennaio, Sinner si trova oggi a guidare la classifica con un margine di quasi 4.000 punti rispetto al secondo, Alexander Zverev.

Un percorso straordinario

Analizzando il percorso di Sinner nel 2024, è impossibile non notare i numeri straordinari che accompagnano le sue prestazioni. Con un totale di 11.830 punti, il suo bottino è ineguagliabile. Questo distacco non solo è significativo, ma è anche storico. Infatti, dal 2009, anno in cui è stato introdotto il sistema attuale di punteggio, solo Novak Djokovic ha avuto una superiorità così marcata rispetto ai suoi inseguitori. Nel 2011 e nel 2015, il serbo raggiunse un vantaggio di 7.640 punti su Andy Murray, un record che sembra lontano anni luce dagli attuali 3.915 punti di distanza tra Sinner e Zverev.

I successi della stagione

La stagione di Sinner è stata costellata di successi, tra cui la vittoria alle Finals di Torino, che gli ha garantito la certezza di rimanere in cima al ranking anche dopo l’Australian Open. I numeri parlano chiaro: da gennaio a oggi, il talento italiano ha accumulato 10.330 punti nella Race, superando di oltre 3.000 punti Zverev e di più di 3.500 punti Alcaraz, nonostante quest’ultimo abbia anch’esso conquistato due tornei del Grande Slam nel 2024. Se consideriamo anche Djokovic, il distacco si fa ancora più evidente: Sinner ha guadagnato 6.400 punti in più rispetto al serbo, un dato che segna un cambio di guardia nel panorama tennistico mondiale.

La chiave del successo

Ma cosa ha reso così speciale la stagione di Sinner? La risposta risiede in una combinazione di talento naturale, dedizione e una preparazione fisica e mentale impeccabile. Sinner ha saputo adattarsi alle diverse superfici con una versatilità che gli ha permesso di eccellere sia sull’erba che sulla terra battuta, dimostrando una crescita costante nel suo gioco. La sua capacità di affrontare e superare le avversità, unita a una mentalità vincente, ha giocato un ruolo cruciale nel suo successo.

Inoltre, l’allenamento con il suo team, guidato dall’ex campione Richard Krajicek, ha contribuito a migliorare ulteriormente le sue performance. Krajicek ha portato un’esperienza preziosa e ha lavorato sulla strategia di gioco di Sinner, aiutandolo a sviluppare un servizio potente e un gioco di rete efficace, elementi chiave per dominare i match nei momenti decisivi.

La rivalità nel tennis

Nel panorama attuale, Alexander Zverev, pur trovandosi in seconda posizione, è distante dal livello di Sinner. Il tedesco, che ha vissuto alti e bassi nel corso della sua carriera, ha faticato a mantenere la consistenza necessaria per competere al massimo livello. Questo divario si fa ancor più evidente se si considera che Zverev non ha saputo ottenere i risultati necessari per avvicinarsi al punteggio di Sinner, rendendo la corsa al titolo di numero uno del mondo sempre più una questione unilaterale.

Carlos Alcaraz, l’altro grande talento del tennis contemporaneo, pur avendo vinto due slam nel 2024, si trova anch’esso a rincorrere. La rivalità tra Sinner e Alcaraz è destinata a rappresentare il futuro del tennis maschile, ma per ora, l’italiano sembra avere la meglio, grazie a una stagione impeccabile e a un gioco che ha incantato gli appassionati di tutto il mondo.

Il 2024 di Sinner non è solo una serie di successi individuali, ma rappresenta anche un momento di grande orgoglio per il tennis italiano. La sua ascesa ha riacceso l’interesse per questo sport nel nostro paese, ispirando una nuova generazione di tennisti. Con il suo stile di gioco aggressivo e il suo carisma, Sinner è diventato un simbolo di speranza e ambizione, non solo per i tifosi italiani, ma per tutti gli amanti del tennis che sognano di vedere un nuovo campione emergere sulla scena mondiale.

Con il tempo che passa e il nuovo anno che si avvicina, le aspettative su Sinner non possono che crescere, e gli appassionati di tennis sono ansiosi di scoprire quali altre vette sarà in grado di raggiungere.

Luca Baldini

Ciao a tutti, mi chiamo Luca Baldini e sono redattore sportivo di Wigglesport! Scommetto che non vi sareste mai aspettati di incontrare un tizio così appassionato di sport "minori". Ebbene sì, mentre tutti gli altri seguono i grandi nomi del calcio e del basket, io mi tuffo a capofitto nel mondo affascinante delle discipline meno conosciute! La mia curiosità per gli sport alternativi è nata quasi per caso. Cresciuto tra le Alpi piemontesi, tra una discesa sugli sci e una partita a curling con gli amici, ho sviluppato un amore viscerale per tutte quelle attività che non sempre fanno i titoli dei giornali. Dai Campionati Mondiali di Badminton ai Tornei Internazionali di Bocce, ho sempre avuto un debole per tutto ciò che è insolito e sorprendente. Dopo aver terminato gli studi in Comunicazione e Giornalismo a Torino, ho realizzato il mio sogno di diventare redattore sportivo, portando con me questa passione fuori dal comune. All'inizio la mia famiglia e i miei amici mi prendevano bonariamente in giro ("Luca, chi vuoi che legga di un torneo di cricket islandese?"), ma con il tempo hanno imparato ad apprezzare la bellezza degli sport minori e il mio modo di raccontarli. Ho avuto la fortuna di viaggiare in tutto il mondo per seguire competizioni di ogni genere, descrivendo con passione le performance di atleti incredibili che gareggiano lontano dai riflettori della ribalta mediatica. La mia scrivania? Un arcobaleno di locandine di eventi da ogni angolo del globo! Se c'è una cosa che amo del mio lavoro, è la capacità di portare alla luce storie emozionanti e spesso trascurate. Raccontare le gesta di un arciere paralimpico o la preparazione di una squadra di rugby su sedia a rotelle mi riempie di orgoglio e mi spinge a essere sempre più curioso. Quando non sono impegnato a scrivere o a seguire competizioni improbabili, mi piace partecipare personalmente ad alcuni di questi sport. E sì, ho collezionato più magliette da gara di corse con i sacchi e di tornei di palla tamburello di quante ne possa contare! Quindi, se mai sentite parlare di uno sport di cui nessuno sa nulla, c'è una buona possibilità che io sia lì a raccontarlo. Perché, in fondo, ogni disciplina ha una sua magia speciale, e io sono qui per condividere quella magia con voi. A presto,

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