La serata NBA è stata un susseguirsi di emozioni e sorprese, con diverse squadre che hanno mostrato il loro potenziale, mentre altre hanno dovuto fare i conti con prestazioni al di sotto delle aspettative. I Boston Celtics e i Los Angeles Lakers sono stati tra le squadre sconfitte, mentre i Cleveland Cavaliers e gli Oklahoma City Thunder hanno mantenuto l’imbattibilità, dimostrando di essere in ottima forma in questo inizio di stagione.
La partita tra i Los Angeles Lakers e i Cleveland Cavaliers si è svolta in un’atmosfera di grande attesa, con il ritorno di LeBron James nella sua città natale. Tuttavia, i Cavaliers non hanno mostrato alcuna pietà verso il loro ex leader, dominando la gara sin dall’inizio con un primo quarto esplosivo chiuso sul 42-23. Cleveland, con un record di 5-0, non aveva iniziato così bene una stagione dal 2016, quando James era ancora il cuore pulsante della squadra. Ora, sotto la guida del nuovo allenatore Atkinson, i Cavs hanno trovato un ritmo di gioco più veloce e incisivo, con un impressionante 57.7% di percentuale di tiro dal campo. Nonostante i 26 punti di LeBron, i Lakers hanno subito la seconda sconfitta consecutiva, con i tiratori esterni Russell e Reaves in difficoltà, combinando un magro 4/13 al tiro. Per Cleveland, Mobley ha brillato con 25 punti, accompagnato dalle solide prestazioni di Mitchell e Allen.
I Boston Celtics, invece, hanno vissuto un’altra notte difficile contro gli Indiana Pacers. Nonostante un’incredibile rimonta che li ha visti risalire da un passivo di 24 punti nel terzo quarto e 19 nel quarto periodo, i Celtics non sono riusciti a completare l’opera, cedendo a Indiana nel tempo supplementare. È stato Pascal Siakam a segnare il canestro decisivo da tre punti, mentre Jaylen Brown non è riuscito a replicare l’impresa. Indiana ha segnato il suo massimo stagionale di 135 punti contro una difesa solitamente solida come quella di Boston, con Mathurin che ha contribuito con 21 dei suoi 30 punti nel secondo tempo. I Celtics hanno visto Jayson Tatum segnare 37 punti, ma le loro percentuali da tre punti sono state deludenti, con lui e Brown che hanno tirato complessivamente 6/29.
Gli Oklahoma City Thunder hanno continuato la loro corsa perfetta, restando l’unica squadra imbattuta nella Western Conference. Hanno dominato i San Antonio Spurs con una vittoria convincente, nonostante una prestazione non brillante di Gilgeous-Alexander. Il giovane Holmgren ha vinto il duello tra i lunghi emergenti, mentre Wembanyama degli Spurs ha avuto una serata difficile con solo 6 punti segnati.
Un’altra storia di successo è stata quella dei New York Knicks, che grazie ai 44 punti di Karl-Anthony Towns, nuovo arrivo nella squadra, sono riusciti a rimontare contro i Miami Heat. Dopo essere stati sotto di 13 punti nel terzo quarto, i Knicks hanno trovato in Towns e Brunson i protagonisti della serata. Miami, priva di Kevin Love, non è riuscita a mantenere il vantaggio nonostante i 34 punti di Herro, che ha messo a segno ben 8 triple.
Nel frattempo, i Detroit Pistons hanno finalmente trovato la loro prima vittoria stagionale contro i Philadelphia 76ers. Tobias Harris, con 18 punti e 14 rimbalzi, è stato fondamentale per il successo di Detroit, mentre Simone Fontecchio ha segnato 2 punti dalla panchina. Philadelphia, priva di Joel Embiid e George, ha faticato nonostante i 32 punti di Maxey.
I Golden State Warriors hanno ottenuto una vittoria importante senza Stephen Curry, ancora infortunato. La panchina ha fatto la differenza, con Hield e Kuminga che hanno guidato la squadra alla vittoria contro i New Orleans Pelicans, anche loro in difficoltà per l’assenza di McCollum e Jones.
La serata ha visto anche i Chicago Bulls ribaltare un pesante svantaggio contro gli Orlando Magic, approfittando di un quarto periodo disastroso degli avversari. Una tripla di Williams ha siglato la vittoria per Chicago in una partita segnata da basse percentuali di tiro nel finale.
Infine, i Clippers hanno subito una cocente sconfitta contro i Portland Trail Blazers, con James Harden che ha mancato due tiri liberi cruciali nel finale. Powell ha brillato per i Clippers, ma non è bastato contro la prestazione solida di Simons per Portland.
Queste partite hanno sottolineato quanto sia imprevedibile e avvincente la stagione NBA, con ogni squadra che cerca di trovare il proprio ritmo e identità in questa fase iniziale.
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